domenica 9 dicembre 2012

GREEN HILL NON CHIUDE. ECCO COSA E' SUCCESSO

L'articolo 14 della nuova legge sulla vivisezione non sarà approvato, e con esso non sarà approvato nemmeno il cosidetto emendamento Brambilla che avrebbe permesso come unico piccolo deterrente la chiusura di Green Hill e di tutti gli altri allevamenti di gatti, cani e scimmie destinati alla sperimentazione animale. Francamente non ci scandalizziamo per la mancata approvazione di questo articolo nel suo complesso che di fatto recepiva la legge europea sulla vivisezione e che con la sua formulazione cosi come effettuata non permetteva comunque di salvare un solo animale dei 680.000 che ogni anno finiscono sotto la mannaia dei "ricercatori" nei laboratori italiani. A meno di un miracolo che appare molto lontano dall'accadere l'articolo 14 cosi come formulato dal governo Berlusconi è destinato a finire nel cassetto, e forse per certi versi a parte la vicenda di green Hill (che poteva essere chiuso semplicemente con un decreto governativo in qualunque momento) è meglio cosi nel senso che ci sono diverse associazioni AIDAA compresa che propongono di respingere al mittente la normativa europea che non abolisce affatto la vivisezione ma semplicemente la razionalizza con alcuni piccoli correttivi. Noi siamo per l'abolizione non solo degli allevamenti ma degli stabulari e degli esperimenti e non ci fermiamo nel denunciare quanto avviene. Una volta appurato tutto questo non possiamo però esimerci dal ricordare che in questa assurda gestione della vicenda della legge europea della vivisezione vi sono delle responsabilità politiche e mediatiche precise.
Tutti ricorderete come l'onorevole Michela Brambilla aveva solcato l'etere dopo il primo voto alla CAMERA DEI DEPUTATI annunciando come fatta la chiusura di green Hill, cosi come alcune associazioni che si sono accodate a questa posizione oggi si ritrovano con le mani in mano dopo aver preso bellamente tutti in giro raccontandoci che tutto si sarebbe risolto prima della scorsa estate. In realtà proprio la sovraesposizione mediatica è stata la prima causa che ha permesso alla controparte, alla lobbye dei torturatori e dei loro amici parlamentari di riorganizzarsi e di arrivare ad impantanare questa vicenda sterilizzandola e di fatto non facendola approvare. Per il momento hanno vinto i lobbysti della vivisezione ma la sconfitta non è di tutto il movimento animalista, ma di chi sull'onda emotiva dei riflettori dei mass media ai è accodato (come spesso capita agli italiani) ai quelli che apparivano essere i vincitori del momento. la realtà è un altra, l'articolo 14 è defunto già da tempo, già da prima forse che il presidente del senato Schifani si faceva fotografare mentre venivano dati in adozione i cani di green hill fuori dal senato Italiano. Ancora più grave è che ci sono persone i cui nomi e cognomi conosciamo tutti che in cattiva fede hanno tenuto in scacco tutto il movimento animalista, bloccando altre iniziative e sperando di ottenere almeno la chiusura simbolica del lagher di Montichiari. Come siano poi andate le cose, lo sappiamo tutti è inutile stare a ripetere le bugie che ci hanno raccontato e che hanno raccontato a tutto il movimento animalista dando per vinta una battaglia che era appena cominciata. La stessa storia si ripete: dalle finte ordinanze sulle spiagge, alle finte ordinanze sul libero accesso ai negozi da parte dei cani da quando la signora era ministro della repubblica fino alla vicenda di Harlan e alla vicenda di Green Hill. Ora non ci piace dire che avevamo ragione. Avremmo voluto non averne almeno sulla questione di Green Hill, avremmo voluto sentirci dire che avevamo sbagliato e che Green Hill era stato chiuso e la vivisezione almeno in piccola parte abbattuta. Non è andata cosi e a meno di un miracolo negli ultimi dieci giorni di questa legislatura che si dovrebbe concludere prima di Natale, tutto viene rinviato a dopo le elezioni e comunque a non prima della prossima primavera. Una sconfitta non di tutti ma di alcuni, una sconfitta che speriamo schiarisca l'orizzonte e lo liberi da certe nubi che portano solo tempesta e fanno danni a tutti quanti. Noi siamo sempre qui coerenti con la nostra posizione a dire che lotteremo come abbiamo fatto insieme ad altri per dire basta alla vivisezione ma anche per dire basta a chi sulla pelle degli animali si è fatto pubblicità televisiva senza mai aver ottenuto un solo risultato degno di tale nome a loro tutela.