sabato 29 marzo 2025

UN CANE SBRANATO DAL COMPAGNO DENTRO UN BOX DELLA MURATELLA

 Un cane è stato sbranato da un altro animale, compagno di box, nel canile della Muratella. A darne notizia sono stati gli Animalisti italiani, che hanno espresso il proprio sgomento per la tragica morte di Kira, una simil pitbull, che "dopo essere stata sequestrata per maltrattamenti, è stata trovata senza vita nella zona B, a causa di un’aggressione di un american staffordshire terrier". Il fatto è avvenuto il giovedì 27 marzo, quando Kira - ha detto l'associazione in una nota - "è stata sbranata dal cane con cui condivideva la gabbia".

La storia di Kira

"Kira - hanno raccontato gli animalisti italiani - era arrivata al canile il 5 marzo in condizioni estremamente critiche, visibilmente sottopeso e traumatizzata. Nonostante il cane maschio con cui è stata accoppiata avesse già mostrato segni di aggressività, non sono state adottate le necessarie misure di sicurezza per separare i due animali, come invece indicato dalla situazione e dalle precedenti segnalazioni. Inoltre, i due cani erano stati segnalati come particolarmente a rischio durante i pasti, eppure sono stati lasciati insieme, senza che venissero adottate le misure fondamentali per evitare incidenti. Nella scheda redatta in canile era, infatti, indicato che i cani dovevano essere alimentati con tre pasti separati per evitare conflitti durante il momento del cibo, dato che entrambi avevano mostrato segni di aggressività quando alimentati insieme".

"Grave negligenza nella gestione del rifugio"

Marco Gavotti, vice presidente dell’associazione Animalisti italiani, da par sua ha dichiarato:"Questo episodio rappresenta una grave negligenza nella gestione del rifugio Muratella. La morte di Kira è un chiaro esempio di come la mancanza di precauzioni adeguate e la cattiva gestione possano portare a tragedie evitabili. È inaccettabile che due cani, entrambi già segnalati per maltrattamenti, già debilitati e con note precise sulla necessità di essere separati durante i pasti, siano stati lasciati insieme senza alcuna protezione. Questo è un errore che non possiamo permettere che passi inosservato". Catia Piscitelli, referente locale di Animalisti italiani per la sede di Roma, ha aggiunto: "Oggi, per noi volontari che ci occupiamo da sempre dei canili comunali di Roma, è un giorno di lutto. Kira ha pagato con la vita una gestione scorretta e una totale mancanza di responsabilità. L'inadeguatezza della struttura è la causa di questa tragedia. Non possiamo rimanere in silenzio: chiediamo una revisione immediata delle pratiche di gestione dei cani sequestrati e l'adozione di misure di sicurezza più rigide per prevenire simili episodi. Kira non doveva morire così".

Le parole di una volontaria

Animalisti italiani hanno anche riportato il commento di una volontaria che aveva seguito Kira e gli altri cani prima del loro ingresso in canile: "Erano seguiti da me, avevo insistito perché fossero separati, ma purtroppo non sono stata ascoltata. Sapevo che litigavano per il cibo e, probabilmente, qualcuno ha dato loro un biscottino che ha scatenato la reazione aggressiva del maschio. Se solo avessi potuto insistere di più. Purtroppo, Kira non doveva trovarsi in quella situazione". L’Associazione animalisti italiani ha inviato una richiesta formale di spiegazioni al dipartimento Ambiente del Comune di Roma.

Ferraro: "Un fatto grave"

Rocco Ferraro (Lista civica Gualtieri) consigliere delegato Ambiente e Tutela animali di Città metropolitana di Roma Capitale e consigliere capitolino interpellato da RomaToday ha confermato il tragico episodio. E ha sottolineato: "Abbiamo chiesto al Dipartimento incaricato di chiedere una relazione al gestore del canile della Muratella. Si tratta sicuramente di un fatto grave. Stiamo parlando di due cani che, a quanto risulta, erano stati sequestrati insieme, due simil pitt. La decisione di tenerli nello stesso box è degli operatori del gestore del canile. Da capire se ci sia stata una sottovalutazione nella scelta di mettere i due cani insieme o se se sia trattata di una disgrazia. In generale, i cani sequestrati devono ricevere attenzioni particolari, nel rispetto del loro benessere, in particolare perché non hanno un padrone".