Nell’area marina protetta del Plemmirio alta è la vigilanza per prevenire attività illecite di pesca. Due gli interventi nelle ultime giornate: sul versante nord e poi anche nella parte opposta della riserva naturale, attraverso la messa in opera di una vera e propria task force di vigilanza.
Al consueto presidio, svolto con l’ausilio della videosorveglianza sempre attiva, il Consorzio Plemmirio ha aggiunto il supporto continuativo di un istituto di vigilanza privato, al fine di realizzare una ulteriore stretta al bracconaggio nella riserva naturale siracusana.
Ieri, alla Pillirina, nel cuore del versante nord dell’area marina, varco 34 e 35, è stata proprio una ronda dei nuovi vigilanti a fare scattare il fermo per un bracconiere del mare che aveva già raccolto circa 400 ricci di mare, attività vietatissima tutto l’anno nell’intera area marina.
Dopo la segnalazione si è subito proceduto a puntare le telecamere sul pescatore di frodo e, sul posto, sono subito intervenuti congiuntamente agenti della polizia ambientale di cui è responsabile Romualdo Trionfante e motovedette della Capitaneria di Porto, guidata dal comandante Luigi D’Aniello.
Nessuno scampo per l’uomo che è stato colto sul fatto dagli agenti e denunciato, mentre i ricci, fortunatamente ancora vivi, sono stati ributtati in mare.
Stamani, questa volta all’altezza del varco 12 e quindi in zona Terrauzza, nel versante sud della riserva naturale siracusana, sono stati intercettati ben tre individui, di cui uno già in mare intento nella attività di pesca illecita che ha poi invano tentato di sbarazzarsi del “bottino”.
In questo caso, dopo la segnalazione giunta al Consorzio Plemmirio, sul posto è invece intervenuta la Polizia Provinciale di cui è responsabile Sergio Angelotti, e gli agenti hanno proceduto a tutte le operazioni di rito previste nel caso, ai danni dei tre pescatori di frodo.
“L’attenzione in tutti i confini dell’Area Marina Protetta è massima, giorno e notte – afferma la presidente Patrizia Maiorca – è in atto una straordinaria sinergia di tutte le forze dell’ordine preposte al monitoraggio della riserva naturale, che ringraziamo per la attiva e sollecita partecipazione. Al consueto controllo della videosorveglianza, il Consorzio Plemmirio ha aggiunto l’attività di un istituto di vigilanza che coadiuva e incrementa il presidio del territorio e le segnalazioni di illeciti in tutto il perimetro”