venerdì 19 febbraio 2021

DISPERSO SETTE GIORNI SUI MONTI. "SONO SALVO GRAZIE AL MIO CANE"

Senza acqua, senza cibo, in montagna, in un luogo impervio e in condizioni ambientali proibitive. Se l'è vista brutta, ma se l'è cavata ed è tutto quello che conta. Un giovane di 33 anni di Trieste è stato tratto in salvo ieri mattina nelle Prealpi Giulie dopo aver trascorso, ferito, sette notti in quota all'addiaccio. L'allarme era scattato la sera prima, su allerta della sua fidanzata che segnalava il mancato rientro che avrebbe dovuto avvenire lunedì. Il giovane era partito qualche giorno prima per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno, ed era in compagnia del suo cagnolino.Il ragazzo era ferito e con vari traumi ma cosciente e aveva il cagnolino, Ash, un meticcio, accanto a lui. Si era coperto con foglie e persino con la mappa topografica. Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato, seppur con una caviglia rotta e altri traumi più vicino possibile all'acqua del torrente e alla strada forestale, e di essere riuscito a sopravvivere anche grazie alla compagnia del cagnolino, nonostante la fame e la sete. Il cellulare non prendeva.È stato subito chiamato l'elisoccorso regionale che è arrivato poco dopo sbarcando tecnico di elisoccorso ed équipe medica che lo hanno stabilizzato e messo nel sacco a depressione per poi caricarlo a bordo con una verricellata di una cinquantina di metri. Il giovane è stato portato via poco dopo le nove. Il cagnolino è rientrato con i soccorritori a bordo dell'elicottero della Protezione Civile ed è stato rifocillato. Sconvolto ma cosciente, l'escursionista è in ospedale a Udine.