Lo aveva smascherato, a novembre 2018, un collaboratore delle Iene, che prima si era finto cliente e poi era uscito alla scoperto insieme alla troupe. Ora per Giovanni Sulas, 58 anni, di Seriate, è arrivata la condanna a 2 anni e 4 mesi, in abbreviato, per maltrattamento di animali ed estorsione. Era accusato di avere utilizzato il cane di un amico, un american staffordshire terrier, per organizzare incontri a luci rosse in un appartamento a Redona, quartiere alle porte di Bergamo. Parlava, in maniera esplicita di sesso, l’annuncio che aveva messo online.
L’ipotesi di estorsione, era legata proprio all’inviato del programma di Italia Uno, il giornalista Emanuele Flaminio, che si era presentato all’appuntamento, aveva fatto alcune domande a Sulas, ma poi si era tirato indietro. L’imputato aveva comunque preteso da lui 20 euro, minacciando di non lasciarlo uscire dall’appartamento se non gli avesse dato i soldi. Flaminio lo aveva poi denunciato ai carabinieri. Ora, la sentenza del gup Federica Gaudino. Assistito dall’avvocato Gianfranco Ceci, Sulas ha negato che ci sia stata estorsione: «Fuori dalla porta c’era la troupe, la situazione, dal nostro punto di vista, non era tale da suscitare timore», puntualizza il legale. Il cane è stato restituito al legittimo proprietario, un amico di Sulas, che sostiene di non avere mai saputo nulla di quegli incontri a pagamento. Semplicemente, a suo dire, gli affidava il cane.