MILANO (27 FEBBRAIO 2019) - Riappare stavolta dall'Ucraina la truffa dei cuccioli di cane. Rispetto agli anni scorsi quando i cuccioli inesistenti venivano offerti da personaggi che dicevano di avere degli allevamenti in Camerun, una truffa che nel tempo ha coinvolto migliaia di persone, molte delle quali non hanno avuto il coraggio di denunciare ed hanno inviato fior di soldi senza ovviamente vedere mai l'ombra del cane. Ora ricominciano aggiornando i sistemi, infatti non si parla più di email inviate da indirizzi di posta elettronica creati ad ok, ma direttamente via whatsapp. Il sistema è sempre lo stesso: i truffatori pubblicano annunci sui siti online in cui si prospetta di poter ricevere gratis o ad un prezzo irrisorio un cane di razza, una volta avviato il contatto si inizia la relazione attraverso il sistema della chat di whatsapp. I truffatori inviano le foto e chiedono i soldi per pagare il biglietto del cane in volo dall'Ucraina all'Italia i soldi vengono richiesti attraverso un versamento online o attraverso un versamento via Money trasfert e la pantomina va avanti fino a quando con varie scuse i truffatori chiedono altri soldi, ed altri ancora, in alcuni casi si arriva a spendere fino a 6000 euro senza vedere l'ombra del cucciolo. Ma questa volta ai truffatori è andata male, infatti una signora che abita in Lombardia accortasi del tentativo di truffa ha tenuto in piedi il gioco fino a quando è arrivata la richiesta di denaro, a quel punto la palla è passata all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che da anni si occupa di contrastare questo tipo di truffe ed immediatamente la questione è stata segnalata alla polizia postale. "Stavolta abbiamo deciso di rendere pubblico anche il numero e parte della conversazione, in modo che chi viene contattato sappia che si tratta di una truffa- si legge in una nota AIDAA- crediamo che questi signori operino dall'Italia ed in particolari dagli internet point di Milano, Torino e Genova visto che il giro di queste truffe riguarda annunci che sono stati postati su siti online che fanno riferimento in prevalenza al nord Italia ed in particolare a Liguria, Lombardia e Piemonte". Cosa fare? "Qualora si caschi in questo tentativo di truffa è indispensabile rivolgersi alla polizia postale segnalando il tentativo di truffa in atto".