UDINE (19 Aprile 2018) Il prossimo 25 aprile si svolge a Cividale del Friuli una manifestazione regionale dedicata ai gatti chiamata "Civigatto day", una manifestazione che oltre a dare spazio ai mici raduna anche tutte le realtà di volontariato della regione Friuli Venezia Giulia che si occupano dei mici. Una festa in una giornata di festa. Almeno questa è l'intenzione degli organizzatori, che non hanno fatto i conti però con l'ANPI Associazione Nazionale Partigiani d'Italia i cui responsabili locali in preda a un folle delirio hanno bollato questa manifestazione felina come un "momento che distoglie la gente dalla sacralità della giornata della Liberazione". Agli occhi di tutte le persone di buonsenso appare evidente che la festa dei gatti proprio nulla c'azzecca con quella della Liberazione a meno che i nostri partigiani di quarta generazione che forse hanno visto le uniche guerre nei film d'azione se non nei cartoni animati giapponesi tipo Ufo Robot abbiano associato il fatto che in quella festa siano presenti dei gatti neri e che quindi il nero dei felini sia da associare al colore dei fascisti. Osiamo sperare che nessuno di quelli che hanno pensato e scritto il delirante comunicato dell'ANPI di Cividale si sia spinto cosi oltre con la fantasia (avrebbero altrimenti bisogno di un dottore ma di quelli bravi e di alcune camice con le maniche lunghe che si legano dietro la schiena). Ma al di la della facile ironia con i quali possiamo colpire questi partigiani della mutua ,la presa di posizione di Anpi Cividale (di cui abbiamo chiesto ed ottenuto conferma alla sede provinciale di Udine) ha scatanato diverse reazioni nel mondo della tutela degli animali. La prima ad intervenire è stata Antonella Brunetti pro presidente nazionale di AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) che da decenni si batte per la tutela dei gatti: "La mancanza di senso civico è NON ELIMINARE tutti quei luoghi comuni ORMAI LONTANI dall’accresciuto sentire comune , dal diffuso consenso popolare che ripudia tutto quanto sia identificabile come ‘ anacronistico ‘ e in contrasto con quanto , invece, accettato socialmente!- ci dice Antonella Brunetti rivolta ai bontemponi di ANPI CIVIDALE e parlando del gatto nero aggiunge-Il GATTO NERO È L’EMBLEMA DELL’ATAVICO FASCINO DEI FELINI, CUSTODE DI ANIME ERRANTI E COMPAGNO POLIEDRICO DELL’UOMO MANTENENDO VIVA L’ONNIPRESENTE ‘ SELVATICITA’". Con maggiore ironia ma non meno severamente interviene il presidente di AIDAA Lorenzo Croce ed ideatore tredici anni fa della giornata internazionale del gatto nero:"Quando me l'hanno detto pensavo a una bufala, poi ho pensato che questi signori avevano alzato un po il gomito magari al Vinitaly, ma poi ho preso il telefono e ho chiamato la sede di Udine che mi ha confermato la presa di posizione dell'Associazione Partigiani che ha chiesto di sospendere la festa dei gatti perchè distoglie dalla sacralità del giorno della liberazione. A questo punto- conclude Croce facendosi serio- ritengo che davvero qualcuno oltre a non conoscere la storia dei gatti debba prendere in considerazione di farsi almeno una gita o di passare dal medico di base a farsi fare un impegnativa per una visita specialistica perchè questi signori sono quantomeno degli scappati dal manicomio".
LA GIORNATA DEL GATTO IN FRIULI.