Ovviamente ci auguriamo di no, ma i presupposti potrebbero esserci tutti e anche le premesse per un nuovo caso Daniza purtroppo si vedono all'orizzonte e questa volta sarebbe un caso tutto lombardo a cavallo tra le montagne della VAL CAMONICA e della VALTELLINA. Stiamo parlando dell'orso M25 di cui si sarebbero perse le tracce sulle montagne della Valtellina da un qualche settimana. Ora arrivano i primi allarmi, si parla di un orso circolante senza radiocollare (dicono che potrebbe esserselo levato da solo) ripreso dalle telecamere-trappola mentre sbranava un asino, e poi mentre assaliva una pecora. La cosa peggiore è che questo caso non si sta interessando come sia logico che sia il corpo forestale dello stato ma la polizia provinciale di Sondrio ed in particolare il settore caccia. Personalmente inizio a sentire puzza di bruciato, dall'aggedire e sbranare un asino e una pecora a un aggressione magari pilotata come quella avvenuta in Trentino ci passa ben poco, e pur di togliersi dalle scatole l'orso che mangia le pecore e magari rischia di assalire turisti distratti che si aggirano nei boschi dell'alta val camonica e della valtellina nei mesi estivi qualche pazzo che imbraccia il fucile non è difficile da trovare, e ancora peggio il nostro orso potrebbe vittima del solito errore magari, uccciso magari con una dose alta di sedativo. I precedenti non ci lasciano affatto tranquilli: prima Daniza poi gli orsetti marsicani... insomma c'è di che non dormire sonni tranquilli. Al momento da quanto è dato sapere per scoprire di quale orso si tratta (Se M25 che si è tolto il radio collare, o di altro orso...) gli esperti si affidano all'esame del Dna su alcuni peli dell'orso che sarebbero rimasti impigliati nel filo spinato durante l'assalto alla pecora sbranata. Seguiremo ed invitiamo tutti a seguire da vicino la vicenda di M25 per evitare di arrivare all'ultimo momento con le solita grida al vento. Lo diciamo da prima se mettono le mani sull'orso noi saremo li dietro di loro, con un fucile metaforico pronti a cacciare eventuali cacciatori.
Lorenzo Croce