DOPO LA STRAGE DI IERI.
PERMESSI PIU' DIFFICILI PER CACCIATORI
AIDAA
PROPONE: LIMITE MASSIMO DI ETA' A 60 ANNI E CONSULENZA PSICHIATRICA
OBBLIGATORIA
Roma (16 maggio 2015) –
Serve un giro di vite sulla concessione e sul rinnovo dei permessi
d'armi per i cacciatori con l'introduzione del limite di età e
sopratutto dopo quanto accaduto a Secondigliano dove un cacciatore
ieri ha imbracciato un fucile a pompa e senza pensarci ha ammazzato i
due cognati e ferito gravemente un vigile pare per una semplice lite
dovuta a problemi condominiali (un filo dei panni). Luigi Murolo 48
anni incensurato non era solo un infermiere, ma anche e sopratutto un
cacciatore, che proprio per quel motivo deteneva regolarmente le armi
che ha usate per il massacro alle porte di Napoli ( oltre ad altre
armi non denunciate che sono state ritrovate nella sua abitazione).
“Un cacciatore è uno che per diletto personale ammazza altre
creature viventi- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e non ci
sorprende che ogni tanto qualcuno di questi si metta a sparare anche
ai suoi simili con la stessa facilità con cui tira a una lepre o a
un uccellino. E' la sete di morte. Servono regole più severe nella
concessione e nel rinnovo dei permessi di caccia e per la detenzioni
di armi personali. Noi siamo per l'abolizione della caccia- dice
Croce- ma intanto introdurre nuovi limiti quali quelli di età e un
consulto psichiatrico obbligatorio per chi chiedere di andare a
caccia e di possedere armi da fuoco”.