lunedì 22 luglio 2019

CONTINUA LA FUGA DELL'ORSO M49

Continua la caccia a M49. Che incredibilmente sembra essere scomparso in un triangolo di montagna fra Susà, Bosentino e Calceranica.
Le squadre della Forestale che stanno ricercando l’orso nei boschi della Vigolana, del Perginese e delle aree limitrofe sono operative - dice la provincia - 24 ore al giorno. Il loro lavoro è però reso complicato dal fatto che, prima della sua evasione dal Casteller, al plantigrado “problematico” è stato tolto il radiocollare. Sui motivi che hanno portato gli esperti forestali a prendere questa scelta se ne tornerà a parlare oggi in Consiglio provinciale, quello dedicato all’assestamento di bilancio.
Ai punti all’ordine del giorno ne sarà aggiunto - a margine della giunta svoltasi venerdì scorso si dava per scontato che succederà questo - un altro. Interamente dedicato a M49. Il presidente Fugatti ricostruirà in aula l’intera vicenda e risponderà alle domande dell’opposizione. Dovrà replicare a quanti sostengono che non è possibile chiedere l’abbattimento dell’orso senza un’ordinanza ad hoc e a chi ha giudicato un pesante errore il trasporto dell’animale in questione dalla Val Rendena al Casteller senza prima averlo anestetizzato. Una cosa che, secondo il consigliere del Patt e veterinario Michele Dallapiccola, gli ha provocato enormi sofferenze. Fa discutere, inoltre, l’appello, lanciato da Maurizio Fugatti all’Ispra e al ministro Sergio Costa di accontentare, «se loro lo ritengono opportuno», quelle associazioni e amministrazioni comunali italiane che nelle ultime fanno a gara per adottare M49.
Il Centro visita dell’orso di Villavallelonga è pronto ad ospitarlo. L’iniziativa è nata da Lndc-Animal protection, che ha chiesto e ottenuto disponibilità da questa meravigliosa area faunistica attrezzata all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, che in passato ha accolto a lungo due orsi. Non trovano, invece conferma al momento, le voci di un trasporto di M49 in Slovenia. Paese che ha appena approvato un piano di abbattimento di lupi e orsi per riuscire a rendere equilibrata la gestione dei grandi carnivori sul suo territorio. A seguire tutta la partita dell’animale in fuga in prima linea è Ispra, l’organismo tecnico del ministero dell’Ambiente. I suoi responsabili sono in costante contatto con Fugatti. Sergio Costa, intanto, continua a ribadire la sua totale contrarietà all’uccisione.