mercoledì 16 novembre 2016

ALBERI. IL FINTO BLITZ NEL BOSCHETTO DI ROGOREDO

Milano (16 NOVEMBRE 2016) - Sono mesi che stiamo raccontando la vicenda del bosco dello spaccio di Rogoredo alla periferia di Milano, qui ieri si sarebbe svolto un blitz contro la spaccio che in realtà era un'operazione di pulizia del bosco sotto mentite spoglie e con il personale dell'Amsa scortato da vigili e carabinieri. La vicenda del bosco di Rogoredo va avanti da mesi, dapprima l'assessore alla sicurezza del comune di Milano Carmela Rozza aveva chiesto di abbattere il bosco perchè vi si annidavano gli spacciatori, poi dopo la nostra protesta ha cambiato versione, il bosco non doveva più essere abbattuto ma solo ripulito dalle sterpaglie e da alcune baracche usate dagli spacciatori. Da subito AIDAA aveva sostenuto che: "il problema dello spaccio non si risolve abbattendo alberi ma arrestando gli spacciatori". Ieri (come riportano tutti o quasi i quotidiani di oggi) l'astuta assessora Rozza ha visto bene di organizzare un operazione di pulizia del bosco, con la presenza di una ventina di addetti di Amsa e due ruspe, che siccome il bosco non è sicuro sono stati accompagnati dai vigili urbani milanesi e da un po di carabinieri. Ovviamente siccome la Rozza non è una che le azioni le coordina dal suo ufficio era presente sul posto con tanto di seguito di televisioni, giornalisti e paparazzi che avrebbero dovuto riprendere gli arresti del clan degli spacciatori. Ne hanno presi cinque non si sa bene con quale accusa, tanto per non mandare a vuoto la presenza delle televisioni e dei fotografi, ma nulla più. "I blitz contro la droga sono cose serie- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e queste cose non si affrontano con questa ridicola superficialità, sapevamo tutti che ci sarebbe stato il blitz dalla sera precedente.E poi tutti sappiamo chi sono gli spacciatori che bazzicano in zona, e anche i turni che coprono tutte e 24 le ore del giorno, e credo che sappiano tutti anche dove questi si riforniscano e quanta droga venga venduta settimanalmente. Detto questo- conclude Croce- ringraziamo per la pulizia del bosco, ma da qui a dire che si è fatta pulizia degli spacciatori ce ne passa. Il bosco va salvato, se cercano gli spacciatori basta che vadano avanti qualche decina di metri, dove si sono trasferiti da alcuni giorni".
Lorenzo Croce
presidente AIDAA