Ecco il testo della lettera inviata dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce alla Gazzetta dello Sport dopo l'articolo di oggi nel quale si sostiene che gli animalisti concordano che bisogna abbattere i cinghiali.
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spettabile Gazzetta dello Sport
RCS MILANO
Buongiorno,
mi presento sono Lorenzo
Croce presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed
Ambiente- AIDAA mi permetto di scrivere questa breve nota in merito a
quanto letto oggi sulle pagine “verdi” della Gazzetta in merito
alla vicenda dei cinghiali che hanno purtroppo portato alla morte di
un uomo ed al ferimento della moglie in Sicilia
Innanzitutto mi permetto
di sottolineare che un importantissimo etologo Danilo Alleva ha
rilasciato all'agenzia ANSA una dichiarazione in merito all'attacco
del cinghiale maschio all'uomo poi purtroppo deceduto nella quale si
precisa che il cinghiale maschio ha semplicemente reagito in quanto
: “Si è sentito attaccato ed ha avuto un naturale comportamento di
difesa anche per la presenza probabile dei suoi cuccioli”.
Dalla ricostruzione
appare evidente che l'uomo era intervenuto per difendere i suoi cani
che a loro volta avevano puntato i cinghiali.
Questo tanto per
riportare nella giusta dimensione l'accaduto, fatto che è purtroppo
costato la vita a un uomo.
Sull'analisi
dell'articolista tra l'altro molto ben scritta anche se non
condivisibile nei contenuti e nei toni, si fa riferimento ad un
numero alto di cinghiali in Italia, ricordo che purtroppo dal mio
punto di vista la popolazione dei cinghiali viene tenuta
costantemente sotto controllo dalla caccia di selezione e da molti
abbattimenti dovuti alla presenza di bracconieri, pertanto non è
accettabile sostenere che la popolazione dei cinghiali sia tale da
mettere in pericolo la presenza umana.
Ma la cosa che
francamente mi costerna è leggere che gli animalisti a detta
dell'articolista siano d'accordo che “i cinghiali sono troppi”,
sarebbe interessante capire quale è la fonte di tale affermazione
contenuta nell'articolo, quale animalista o quale associazione ha
affermato che in Italia ci sono troppi cinghiali?
Ci piacerebbe saperlo. Il
problema va a mio avviso letto in maniera diamentralmente opposta e
vale a dire che in Italia ci sono troppi insediamenti umani che
creano problemi agli spazi vitali di fauna selvatica e natura a
partire dalle case e dagli insediamenti costruiti nella zona dove
vivono orsi e cinghiali (il caso Daniza parla da solo).
Quindi concludendo,
seppure con il dolore nel cuore per la perdita di una vita umana, mi
sento di dover contraddire l'analisi del vostro giornalista in quanto
il problema non sono il numero di cinghiali presenti, ma semmai il
sempre maggior ristringimento dello spazio vitale a loro riservato
cosi come avviene per tutte le altre specie selvatiche protette o no
che siano dalla legge e dalle convenzioni internazionali, quando
l'uomo capirà di non essere il padrone del creato forse molte cose
potranno essere migliorate
Con stima
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA
Milano il 10 agosto 2015