mercoledì 8 aprile 2015

QUELLO STRANO GIRO DI PITBULL ARRIVATI DALLA SPAGNA


Non solo cani venduti, o portati dalla Spagna all'Italia con richieste di rimborsi che in alcuni casi (copie di bonifico alla mano) fino a 380 euro, e non solo storie di gatti adottati e mai arrivati (la scusa è che morivano durante il viaggio ma i soldi non venivano restituiti agli adottanti). Nella vicenda di cui stiamo parlando in questi giorni si inserisce uno strano e preoccupante giro di cani Pitbull salvati dalle perreras spagnole ma finite stranamente molto spesso sempre nelle mani delle stesse persone. E la cosa più grave è che alcune di queste persone da noi raggiunte hanno ammesso candidamente di avere avuto fino a due pitbull all'anno senza nulla mai pagare. Ma ovviamente si sono ben guardate dal rispondere alla nostra richiesta di sapere dove erano finiti poi questi pitbull. Le ipotesi sul tappeto sono diverse, e non tutte negative per fortuna, ma sicuramente meritevoli di approfondimento. Se quanto dichiarato dalle persone a noi in questi giorni corrisponde al vero, bisogna capire a chi erano destinati questi cani. Se le persone che hanno dichiarato di aver ricevuto dalla Spagna i cani non dicono che fine hanno fatto questi animali ci viene il dubbio o che i cani non sono mai arrivati realmente e che qualcuno millanti, oppure che le signore in questione erano delle semplici prestanome a cui intestare i cani che poi erano stati successivamente fatti adottare in Italia, magari dopo essere arrivati senza microchip (fatto acclarato in altri casi e che per la legge spagnola è reato, ma anche per quella italiana) e senza vaccinazioni. Oppure i cani erano destinati ad altri scopi quali per esempio i combattimenti. In questo caso, come in altri casi collaterali che stanno emergendo dalle diverse segnalazioni che stanno arrivando a valanga in questi giorni (non vi dico cosa non sta arrivando dalla Puglia ma di quello parleremo quando avremo in mano le prove concrete) non è facile venire a capo della faccenda in quanto spesso chi scrive o telefona si limita a dare alcune veloci ed incomplete informazioni. Unica cosa accertata è che troppi cani sono passati dalle mani di poche persone in poco, anzi pochissimo tempo, ora non sappiamo quali saranno gli sviluppi, ma tutta la documentazione in nostro possesso ora sarà passata alla forestale, che da quanto ci risulta sta gia indagando su alcuni gruppetti (non associazioni riconosciute) che pare che da anni lucrano sui cani spagnoli arrivando a fare adottare lo stesso cane anche da tre o quattro persone per poi non farlo mai arrivare ed intascare i soldi delle adozioni.