sabato 23 febbraio 2013

AIDAA CAVALLI ABBANDONA IL TAVOLO DEL MINISTERO


Roma ( 23 Febbraio 2013 ) - Nella giornata di venerdì, come concordato nel corso del precedente incontro con il sottosegretario Vieri Ceriani,  i rappresentanti di Aidaa  ( la vicepresidente Catia Brozzi e il consulente tecnico Luca Stendardo) hanno partecipato al tavolo di lavoro inerente le difficoltà in cui versa il settore ippico. Erano presenti all'incontro oltre al sottosegretario Vieri Ceriani e al capo di gabinetto del Mipaaf alcuni rappresentanti  di settore tra cui Cesare Meli, Tommaso Grassi , Alduino Botti, Enrico Tuci, Passamonti
All’apertura dei lavoro Stendardi portava a conoscenza dei presenti il documento concertato con Aidaa inerente la necessità di assumere provvedimenti d’ urgenza per garantire la sopravvivenza sia degli  operatori del settore che dei cavalli e garantire il benessere di questi ultimi.
Il Sottosegretario Ceriani con nostra grande sorpresa dichiarava però che il tema dell’urgenza economica non era tra quelli all’ordine del giorno
All’insistenza di Stendardo, che sottolineava  come ci fosse una ovvia necessità di risolvere la questione economica per poter far sopravvivere il settore, il Sottosegretario minacciava di sospendere i lavori e si alzava, cosa che faceva anche il nostro tecnico. Dopo un intervento degli altri operatori presenti, che hanno tentato di calmare gli animi e di far in modo che potesse riprendere la discussione, i lavori hanno potuto avere inizio.
Va a questo punto chiarito come in realtà vi fosse solo un punto all’ordine del giorno: il confronto sul progetto riguardante la Lega ippica.  A questo proposito i rappresentanti Aidaa hanno dovuto constatare, con loro grande rammarico di trovarsi, al di là di ogni loro ragionevole aspettativa, all’interno di una discussione – ma sarebbe più esatto dire  di un monologo- che aveva come unico argomento  quale dovesse essere il nome e quali le componenti  della lega Ippica.  Suona strano costatare come la definizione di un progetto di riorganizzazione del settore ( per quanto importante possa essere) venga prima del tentativo di risolvere quei problemi che  stanno uccidendo il settore che si vorrebbe “riorganizzare”.
Abbiamo provato comunque di intervenire nella discussione tentando di confutare alcuni dati e alcuni punti dell’ipotetica organizzazione del nuovo organismo, la il nostro rappresentante, Luca Stendardo è stato invitato più volte a non interrompere.
Non restava che prendere atto dell’inutilità della nostra presenza, in quanto un tavolo di lavoro nel quale non sia prevista la possibilità di un contraddittorio, risulta falsato per non dire decisamente antidemocratico.
Per questo motivo ed anche per evitare che la nostra associazione venga strumentalizzata per fini e per obbiettivi che non le appartengono, i nostri rappresentanti hanno deciso di abbandonare i lavori e di ritirarsi dal tavolo delle trattative.