mercoledì 30 ottobre 2019

STRAGE CANI SCIACCA. VERSO IL PROCESSO O L'ARCHIVIAZIONE?

La questione degli avvelenamenti dei cani è purtroppo una di quelle notizie che appaiono ogni giorno sui giornali e sui social ma che sempre rimangono confinate nell'ambito locale, mentre a nostro avviso occorre una vera e propria sterzata. Prendiamo il caso della strage di cani dello scorso anno a Sciacca, per settimane i giornali grondarono indignazione davanti alle immagini dei cani morti in fila, la procura aveva parlato di una serie di interventi con la partecipazione dei Ris dei carabinieri, poi di colpo il silenzio. Un silenzio che per molti è colpevole e vuole nascondere l'ennesima chiusura delle indagini senza colpevoli. Non è cosi. Sappiamo da fonti certe ed informate di prima mano che vi sono due persone indagate. Quindi le indagini non sono servite a nulla, il problema è un'altro ed è quello che riguarda tutta la giustizia in Italia: I tempi. Infatti se mediamente per un reato in Italia per chiudere le indagini ci vogliono dai tre ai quattro anni, in questo caso siamo in piena sintonia con le italiche lentezze della giustizia. Ora quello che ci fa paura è il fatto che qualcuno sparga a piene mani notizie infondate di persone impunite e cose del genere.Non è cosi, lo ribadisco, la procura ha davanti a se ancora del tempo per chiudere le indagini e per decidere se mandare i due sospettati dell'avvelenamento di massa a giudizio oppure archiviare. Noi ci auguriamo di vedere per la prima volta una serio processo non solo indiziario e se si celebrasse in Sicilia sarebbe veramente una cosa molto importante.