domenica 13 ottobre 2019

RIETI. ARRESTATO BRACCONIERE RECIDIVO BECCATO CON ARCHETTI E RICHIAMI VIVI

I Carabinieri Forestali delle Stazioni di Idro, Vobarno e Bagolino, nel corso di un’operazione finalizzata al contrasto dei fenomeni di bracconaggio nel Comune di Pertica Bassa, hanno arrestato un quarantasettenne residente a Pertica Alta con l’accusa di furto aggravato in danno dello Stato e di maltrattamento di animali. Nel corso della mattinata, infatti, i militari si sono imbattuti nell’imponente sito di trappolaggio che il bracconiere aveva allestito dei boschi, costituto da ben 177 trappole tipo archetto e 6 reti da uccellagione della lunghezza complessiva di oltre 60 metri, nei pressi delle quali aveva inoltre collocato alcune gabbiette contenti richiami vivi a loro volta catturati, di specie particolarmente protette dalla Convenzione di Berna.
Appostatisi nella vegetazione, i militari sono riusciti a sorprendere l’uomo mentre si impossessava degli uccelli, circa una trentina, rimasti impigliati nelle trappole. Dopo aver tentato una breve fuga, il 47enne è stato arrestato per essersi appropriato di fauna selvatica appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato e per aver commesso il reato di maltrattamento di animali: è noto, infatti, che le trappole tipo archetto non uccidono immediatamente gli uccelli catturati, bensì arrecano gravi lesioni spezzando gli arti inferiori dell’animale che muore a seguito di una lenta agonia.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, i Carabinieri Forestali hanno trovato altre 9 reti da uccellagione, 79 archetti e 32 trappole a scatto tipo “sep”, sequestrate insieme agli altri strumenti utilizzati per la caccia di frodo ed alla fauna illecitamente catturata, ad eccezione di quella ancora viva che è stata subito liberata. Il bracconiere, già condannato per gli stessi reati nel 2013, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Brescia, in attesa dell’udienza di convalida.