Pensare che l’uccellagione e in generale l’illegalità venatoria siano un patrimonio della popolazione anziana, o almeno di mezza età, potrebbe essere una consolazione; un pensiero positivo che guarda alla rapida scomparsa di questo orrore. Purtroppo non è così, perché tra i bracconieri, e non di certo «piccoli», ci sono anche dei ragazzini. Come lo studente minorenne di Capovalle che ieri è finito nei guai insieme a tutta la sua famiglia grazie a una operazione portata a termine dal Distaccamento di Vestone della polizia provinciale. Questi sono i giorni del passo, della migrazione verso Sud di milioni di uccelli, e nonostante le pessime condizioni meteo di ieri, gli agenti del Nucleo ittico venatorio erano al lavoro sotto la pioggia e nella nebbia in alta Valsabbia, al confine con il Parco dell’Alto Garda bresciano.