giovedì 1 marzo 2018

SCIACCA. STRAGE CANI: VICINI ALLA SVOLTA

Anche oggi si sarebbe svolta per il quarto giorno consecutivo una riunione operativa presso la procura della repubblica di Sciacca in merito all'avvelenamento che ha portato alla morte di 27 cani nella zona della Mucciarie. E' chiuso nel piu stretto riserbo il procuratore Michele Marrone che coordina le indagini anche se questo riserbo lascia presagire che siamo di fronte ad un incessante attività investigativa che ruota attorno a due o al massimo tre persone sospettate di essere gli autori materiali della strage dei cani, indagini che si basano su elementi che sarebbero molto concreti e che vanno oltre i semplici indizi, le cui ulteriori indagini sono volte alla loro concretizzazione in prove inoppugnabili che incastrerebbero definitivamente i responsabili della strage dei cani di Sciacca. Continuano infatti secondo le indiscrezioni emerse da fonti vicine alla procura le perquisizioni che non sono piu a tappeto come nei primi giorni ma mirate a individuare sia i responsabili sia anche a trovare risposte ad altre domande come ad esempio capire quali sono le eventuali responsabilità ed omissioni degli amministratori locali ed in particolare del sindaco di Sciacca responsabile primo del benessere di uomini ed animali della territorio del comune che amministra. Rimane aperto anche l'interrogativo in merito all'elevata presenza di randagi in un area specifica come quella di Mucciarie. Insomma da quanto si è capito gli uomini dell'arma coordinati dal Capitano Marco Ballan avrebbero ben chiaro il quadro generale della situazione e le direzioni in cui indagare, quello che si sta mettendo definitivamente a punto è invece il quadro accusatorio che deve essere preciso per reggere al confronto dibattimentale. La sensazione è che comunque si sia a un passo dalla svolta decisiva.