giovedì 12 maggio 2016

MAC MAHON UNA VITTORIA CHE RIVENDICHIAMO

Oggi il corriere della sera in edicola torna a parlare della vicenda di via Mac Mahon a Milano, rimessa a nuovo e sicuramente valorizzata nel suo aspetto complessivo dopo i lavori di riposatura dei binari, ma anche di sistemazione degli alberi e la sostituzione di alcuni di loro che corrono al fianco dei binari del tram. Una vicenda quella di Mac Mahon che alla vigilia delle elezioni vede decine di partiti e persone accreditarsi dei meriti falsi. Le cose sono molto chiare, il progetto iniziale del comune di Milano prevedeva la totale cancellazione del viale alberato, solo la protesta dei residenti, affiancati ed organizzati dal comitato e dalla nostra associazione AIDAA e con il sostegno di ben pochi consiglieri di zona ha avuto la forza di far cambiare e migliorare quel progetto orribile, sposando di fatto le tesi che dal primo giorno erano state proposte dal comitato per bocca dell'architetto Giuseppe Boatti che hanno permesos di fatto:
1) il non abbattimento di tutto il filare alberato
2) l'avvicinamento delle rotaie in modo che si lasciassero libere le radici.
3)LA REALIZZAZIONE DELLE NUOVE PENSILINE A CUI E' STATO LASCIATO LIBERO LO SPAZIO SOTTOSTANTE PER LA LIBERA AZIONE DELLE RADICI IN MODO CHE LE STESSE NON INTACCHINO PIU' I BINARI.
Oltre a questo non possiamo non ricordare che a un certo punto il comitato si è di fatto autosciolto e che solo l'impegno costante ed il constante contatto della nostra associazione, con i consiglieri di zona interessati ma sopratutto con chi ha operato sul campo, ci ha permesso di pubblicare l'avanzamento dei lavori passo passo e anche di vedere crescere un progetto proprio come noi (e non il comune ne tantomeno il consiglio di zona) lo avevamo immaginato e fortemente voluto. 
Su MAC MAHON non sono pochi coloro i quali possono rivendicare il risultato raggiunto, innanzitutto i cittadini che lo scorso agosto sono stati in piazza tutti i giorni (e non tutti residenti) per controllare passo passo i lavori, poi l'architetto Boatti che ha guidato la parte tecnica con forte dweterminazione, e poi gli amici di altri comitati a partire dai NOCANAL, ci hanno dato una forte mano anche a livello di presenza, Antonio Simone e gli Amici di Italia Victrix presenti quotidianamente a supportare la nostra azione, cosi come tutti coloro che hanno organizzato le manifestazioni e l'anguriata a sostegno della protesta e chi ha avuto idee brillanti come Magda che ha realizzato i famosi occhi per gli alberi rimasti al loro posto per mesi. Non riesco a citarli tutti nome per nome, ma non posso dimenticare coloro i quali all'inizio (quando non ci credeva nessuno)si sono spesi per i volantinaggi e per i primi incontri quasi carbonari, la mia vice Salvina Inzana che ha seguito passo passo anche in mia assenza il lavoro preparatorio, gli avvocati dell'associazione CINQUE STELLE PER LA LEGALITA' CHE GRATUITAMENTE CI HANNO SUPPORTATI NEI RICORSI AL TAR ED AL CONSIGLIO DI STATO.
Alla nostra battaglia sono stati vicini i ragazzi del cinquestelle a partire dal consigliere comunale uscente e tutto il gruppo grillino di zona 8  con in testa il consigliere di Zona  Limido che ci ha seguiti stando anche in piazza con noi giorno dopo giorno, anche in momenti difficili e che ha raccolto con il suo movimento centinaia di firme a sostegno, quando nessuno ci credeva.
Non possiamo dimenticare i leghisti Iezzi (consigliere comunale) e Enrico Salerani che almeno nella prima fase hanno sposato la nostra battaglia anche se il loro impegno è stato tutto dentro le istituzioni e che comunque hanno fatto la loro parte. 
Infine un plauso speciale anche se tra non poche litigate, ma sempre costruttive va al consigliere Caroli che è stato per molto tempo uno dei motori della protesta. 
Altri che forse hanno lavorato sott'acqua li troviamo anche in forze di sinistra sia a Palazzo Marino che in zona, sicuramente tra questi non inseriamo il barcamenante presidente della commissione Ambiente di ZONA 8 Enrico Fedrighini che dapprima voleva abbattere gli alberi poi ne è diventato paladino a parole salendo sul carro del vincitore. Uno su tutti sicuramente ha perso ed è l'assessore MARAN che venne in comitato a dire che gli alberi andavano tagliati.
Questa vittoria la rivendichiamo e la rivendichiamo con orgoglio, non saremo certo sul palco all'inaugurazione ma noi sappiamo quello che abbiamo fatto e lo sanno anche loro, quindi onore a noi ed al nostro impegno. 
mac mahon dal presidio ad oggi (galleria fotografica)