sabato 4 luglio 2015

BRESCIA. CANE RAPITO E VIOLENTATO.


Un episodio aberrante, che supera l'ultima frontiera del campionario degli orrori in materia di maltrattamento degli animali. In città è venuta alla luce una raccapricciante vicenda di abusi sessuali su un cane, un fenomeno purtroppo più diffuso di quanto si possa pensare. Anche gli animali sono vittime silenziose di abusi sessuali. Una violenza che non potrà mai essere denunciata da nessuno, perchè - a differenza di un bambino o di una donna - un animale non può comunicare verbalmente con gli umani per chiedere aiuto o smascherare i suoi aguzzini.QUELLA accaduta qualche giorno fa a San Polo è una storia straziante, che ha dell'incredibile. Indignazione, stupore e anche ribrezzo sono solo alcuni dei sentimenti che si provano di fronte a un caso di zooerastia, ovvero lo stupro degli animali, solitamente domestici.La vittima è un husky femmina. È di proprietà di una famiglia di San Polo che possiede anche un altro cane, un pastore tedesco. I due quattrozampe hanno a disposizione un bel giardino, dove trascorrono gran parte del loro tempo giocando e correndo.Ma una mattina, una triste mattina, i proprietari al risveglio trovano la rete del giardino rotta. L'husky non c'è più. Qualcuno durante la notte se l'è portato via. Immediatamente viene sporta denuncia ai carabinieri. Il fatto è inspiegabile. Ma è solo l'inizio di un film dell'orrore.Il giorno dopo l'husky torna a casa, da sola. La scena che si presenta ai suoi padroni è spaventosa: il cane è in condizioni disperate, visibilmente intontito, con una forte emorragia. L'animale viene immediatamente portato da un veterinario. Il referto non lascia dubbio alcuno: il cane è stato narcotizzato con del Valium, quindi violentato sessualmente da più persone. A rafforzare la tesi, vengono anche trovate tracce di sperma umano.L'EPISODIO, come detto, non può essere derubricato a semplice maltrattamento, trattandosi di un'azione sicuramente premeditata, come testimoniano la presenza del Valium e l'intrusione in una proprietà privata.«Si tratta di un fenomeno tanto aberrante quanto disumano - spiega Flavio Fisogni a nome dell'Atar, l'associazione di volontari che gestisce il rifugio per cani e gatti dietro l'ortomercato di Brescia, che ha raccolto l'appello della famiglia e lancia l'allarme su un caso purtroppo non isolato -. L'episodio di San Polo è soltanto l'ultimo in ordine di tempo: non è la prima volta che ci arrivano segnalazioni di altri casi di violenze su animali, sempre in città. Oltre al fenomeno dei combattimenti tra cani, ci troviamo ormai a dover far fronte a situazioni di ogni genere nei confronti di animali indifesi, nostri compagni di vita».LA TRISTE vicenda dell'husky non può che far tornare alla mente un altro episodio, avvenuto nel novembre dello scorso anno e - per una strana coincidenza - sempre nello stesso quartiere di San Polo. Un gioco erotico estremo con un cane mastino, una donna e un trans. L'episodio, segnalato da alcuni vicini turbati dai rumori provenienti frequentemente dall'appartamento, era poi finito in tribunale, in seguito alla denuncia-querela per maltrattamento di animali presentata dall'Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente. (segue)
DAL SITO bresciaoggi.it
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