USANO
I CANI PER IMPORTUNARE LE EX MOGLI, COMPAGNE E FIDANZATE
Roma
(14 febbraio 2014) – I cani di famiglia usati come mezzo di
stalking nei confronti delle ex fidanzate, mogli e compagne da uomini
che non sanno accettare la fine della relazione. Sono almeno 3 al
giorno i casi di donne che si rivolgono al servizio legale del
tribunale degli animali di AIDAA (tribunaleanimali@libero.it)
per denunciare le molestie che provengono dagli ex mariti, compagni e
fidanzati che pur di non perdere il contatto con loro utilizzano il
cane di famiglia come mezzo per importunare e spesso anche ricattare
la ex di turno. Le segnalazioni (provenienti tutte da donne
molestate) sono tutte abbastanza identiche. La coppia quando viveva
felice adottava un cane, meglio se un cucciolo intestato quasi sempre
a lui. Dopo la rottura del rapporto l'uomo se ne va lasciando nel 80%
dei casi il cane alla ex, ma dopo alcune settimane torna a farsi vivo
chiedendo dapprima di poter passare un po di tempo con il cane, poi
ad un eventuale rifiuto della donna di accondiscendere alle
insistenze, si passa al ricatto fino alla minaccia di portarsi via il
cane in quanto registrato a nome del petulante ex maschietto. “Molto
spesso il cane viene usato come mezzo di ricatto cosi come avviene a
volte per i bambini- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- per
tenere in scacco la ex fidanzata, moglie e compagna. Siccome a questi
maschietti stalker degli animali non frega un bel niente spesso basta
una lettera di uno dei nostri avvocati con la minaccia di denuncia
per molestie alla ex e con la richiesta di pagare gli alimenti per il
cane lasciato in custodia dalla fidanzata per indurre i dementi a
chiudere la vicenda e allo stesso tempo a consentire il passaggio di
proprietà, ma in alcuni casi- continua Croce- diciamo il 20% i
molestatori non si fermano se non di fronte alla duplice denuncia per
molestie e per abbandono di animale. La cosa che più colpisce è che
questo fenomeno in costante aumento riguarda coppie prevalentemente
giovani e del nord italia”. Nel 2013 le richieste arrivate al
tribunale degli animali sono state 1076 contro le 778 dell'anno
precedente. Le città dove questa odiosa forma di ricatto viene messa
in atto maggiormente sono state Milano, Torino, Alessadria, Treviso,
Parma, Roma e Firenze.