IL RACKET DEL CARO ESTINTO COLPISCE ANCHE MICIO E FIDO
Roma (17 agosto
2013) – Per il momento i casi segnalati non sono molti, ma sono in aumentato e
quello del racket del caro estinto che colpisce anche micio e fido è un
fenomeno tutt’altro che da trascurare. Ma andiamo con ordine. Complessivamente
le segnalazioni di truffe relative ai “funerali” ed alla sepoltura di micio e
fido arrivate al tribunale degli animali di AIDAA sono state 23, undici hanno
riguardato vere e proprie truffe con vendita di casse da morto adeguate, spazi
nei cimiteri per animali e promesse di “degna sepoltura” dei nostri animali
domestici con costi superiori ai 5.000 euro, subito dopo sia la salma del
nostro animale, che il finto impresario delle pompe funebri scomparivano, il
primo destinato ad un forno crematorio o gettato nella spazzatura, o sepolto in
qualche anonima buca, il secondo con i quattrini dei malcapitati. I fatti sono
avvenuti prevalentemente nelle città del sud ed in particolare a Napoli e nell’hinterland.
Qui finti impresari di pompe funebri di animali, si informano con i veterinari
per sapere se ci sono animali da cremare, al momento opportuno si fanno dare i
nominativi delle famiglie e si presentano con tutta la documentazione ed ovviamente
impegnandosi a risolvere tutte le pratiche compresa la sepoltura nel piu vicino
cimitero. “Sono organizzatissimi- ci spiega Lorenzo Croce presidente di AIDAA-
muniti di cataloghi per la scelta della bara in cui deporre il corpo del
peloso, si impegnano a fornire tutte le ricevute della cremazione, ed
ovviamente sottoscrivono finti contratti di sepoltura e di acquisto di lapidi.
Il tutto di solito si risolve con una caparra che va dai 2mila fino ai 5mila euro,
ovviamente poi scompaiono, e con loro scompare il nostro gatto o cane che i
malcapitati padroni avevano ritirato dal veterinario”. La seconda metodologia
riguarda invece una vera e propria truffa messa in atto in alcuni cimiteri per
animali di cui abbiamo avuto segnalazione attorno alle grandi città del nord
Italia in particolare Piemonte, Lombardia ma anche nel Lazio. In questo caso la
truffa consiste nel far pagare la sepoltura del proprio animale per un periodo
decennale con tomba propria, per poi scoprire invece che micio e fido finiscono
in fosse comuni con altri animali pochi mesi dopo la sepoltura, liberando cosi
il terreno per ulteriori sepolture. In tutti i casi AIDAA ha invitato i padroni
degli animali deceduti truffati a presentare apposita denuncia alla
magistratura.