Milano (4 OTTOBRE 2012) Sei mesi di volontariato gratuito in un canile almeno un paio di ore al giorno , a pulire i box, raccogliere le cacche e portare a spasso i cani e perchè no usare la sua notorietà per fare campagna a favore delle adozioni e contro l'abbandono degli animali. Questa è la formula che AIDAA suggerisce alla velina Giulia Calcaterra per riscattarsi dopo la brutta vicenda riguardante la morte del suo cane Harold un bellissimo rotwailler, morte sulla quale ancora oggi è mistero fitto dopo le tre diverse versioni date alla stampa, su facebook e direttamente al presidente AIDAA Lorenzo Croce nelle quali si sosteneva dapprima che il cane era vivo ed in adozione, poi messa alle strette sostenne dapprima che il cane era soppresso in quanto malato ed infine che Harold fosse morto per torsione intestinale. Una vicenda dalla quale la velina potrebbe uscirne mettendo a disposizione il suo tempo libero e la sua fama a favore degli animali. "Prima ovviamente deve spiegare in tutta onestà come è morto il cane e il perchè di tante bugie sulla fine del rottwailler, una volta spiegato questo- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- Giulia che dice di amare gli animali potrebbe dimostrarlo dando una mano ogni giorno un paio d'ore come volontaria in un canile, senza le telecamere e senza i fotografi pronti ad immortalarla, la velina potrebbe aiutare a pulire i box dalla cacca dei cani e a portare a spasso fido in modo da dare prova del suo amore per gli animali- Di strutture dove può operare- conclude Croce- ce ne sono tantissime anche vicino il suo posto di lavoro, le parole stanno a zero ne abbiamo gia sentite troppe, ora ci piacerebbe vedere qualche fatto concreto".