martedì 2 ottobre 2012

CASO VELINA: LA VERGOGNA DEL SILENZIO DEL VERO RESPONSABILE.


La vicenda della velina rimane aperta, nel senso che non è chiaro come siano andate le cose anche se inizia a delinearsi un quadro piuttosto poco educativo dove in realtà la ragazza non avrebbe avuto un ruolo diretto nella morte del cane, ma che allo stesso tempo sarebbe stata data in pasto alla stampa come unica responsabile della morte o della soppressione di un animale per il semplice motivo che dava fastidio al fratellino, perchè aveva avuto atteggiamenti aggressivi forse per gelosia. Che la Giulia abbia cambiato troppe versioni sulla vicenda e che quindi abbia mentito è fuori dubbio, cosi come è fuori dubbio che il cane è morto. Resta da capire se le sue sono le uniche bugie, oppure se ci sono dietro questa vicenda altre bugie ed altri silenzi pesanti come macigni, di chi forse davvero ha deciso la morte del cane e gle l'ha fisicamente datae di chi forse questa morte ha coperto in maniera assolutamente ignobile. A questo punto non è compito nostro stabilire chi ha maltrattato il cane e chi lo ha ucciso, il nostro compito era quello di cercare questo cane, sperare che fosse vivo e dare alla magistratura un punto di partenza fermo su cui indagare e questo lo abbiamo fatto. Quello che non accettiamo sono le bugie della ragazza ed i silenzi di chi dietro di lei è realmente responsabile di questa situazione ignobile, le stesse persone che forse ogni sera siedono a tavola con la ragazza e che gli permettono a meno di venti anni di posare nuda, di leccare specchi sulle fotografie e di indossare pellicce per far soldi. Gli stessi che l'hanno buttata in questa fornace e che sono responsabili due volte, la prima di aver deciso la morte del cane e la seconda di non aver difeso la loro figlia. E' questo che mi sconvolge quanto e forse più della morte di un cane. Mi sconvolge che il vero responsabile di tutto questo, se ne stia zitto e lascia trucidare la figlia dai media senza avere il coraggio di alzarsi e dire: il responsabile sono io. Forse pensa che anche la morte del cane potesse essere un veicolo pubblicitario per la figliola lanciata nel mondo dello spettacolo. Forse pensa che tutto passerà. Si questo passerà ma la sua inconsistenza, il suo silenzio colpevole, e il suo abominio nei confronti di un cane, be quello resterà per sempre nei nostri cuori, sia che sua figlia venga licenziata da Striscia sia che rimanga alla corte di Ricci. I signori di Striscia parlano di corsi di bon ton ed educazione. Beh io questi corsi li farei fare non alle veline ma almeno in questo caso a chi ha permesso che tutto questo accadesse senza avere il coraggio di assumersi la responsabilità di quanto accaduto. Ringrazio dio di non aver mai avuto a che fare con parenti cosi.