FESTA DEL SACRIFICIO: VESTIAMOCI A LUTTO
Roma (25 ottobre 2012) - Domani è il primo giorno della festa musulmana del sacrificio, festa in cui anche in Italia oltre che nel resto del mondo dove sono presenti comunità islamiche saranno massacrati migliaia di animali in particolare pecore, capri e montoni, che verranno uccisi mezzo sgozzamento e poi lasciati morire dissanguati tra atroci dolori e spasmi di natura epilettica. Si tratta di un rito che purtroppo è considerato legale in Italia, in deroga alla legge sul maltrattamenti agli animali e tutto questo nel rispetto delle usanze religiose musulmane. Dal nostro punto di vista è una vergogna, migliaia di animali moriranno tra stenti e dolori atroci rendendosi conto di morire solo per soddisfare la celebrazione di un rito barbaro ed inaccettabile da qualunque uomo di buon senso (lo stesso Corano prevede formule alternative di offerta a Dio attraverso per esempio l'elemosina ai poveri). Per questo AIDAA chieda che questo rito venga proibito in Italia attraverso la modifica della legge, e per protestare invitiamo domani tutti gli animalisti e tutti coloro che amano gli animali a vestirsi a lutto o comunque ad indossare qualche capo di colore nero come gesto di lutto contro il massacro annunciato di migliaia di animali innocenti sacrificati a un dio di cui non conoscono nemmeno l'esistenza solo per soddisfare una credenza antica di una minoranza violenta che uccide in nome di un dio che dovrebbe essere di pace.
Roma (25 ottobre 2012) - Domani è il primo giorno della festa musulmana del sacrificio, festa in cui anche in Italia oltre che nel resto del mondo dove sono presenti comunità islamiche saranno massacrati migliaia di animali in particolare pecore, capri e montoni, che verranno uccisi mezzo sgozzamento e poi lasciati morire dissanguati tra atroci dolori e spasmi di natura epilettica. Si tratta di un rito che purtroppo è considerato legale in Italia, in deroga alla legge sul maltrattamenti agli animali e tutto questo nel rispetto delle usanze religiose musulmane. Dal nostro punto di vista è una vergogna, migliaia di animali moriranno tra stenti e dolori atroci rendendosi conto di morire solo per soddisfare la celebrazione di un rito barbaro ed inaccettabile da qualunque uomo di buon senso (lo stesso Corano prevede formule alternative di offerta a Dio attraverso per esempio l'elemosina ai poveri). Per questo AIDAA chieda che questo rito venga proibito in Italia attraverso la modifica della legge, e per protestare invitiamo domani tutti gli animalisti e tutti coloro che amano gli animali a vestirsi a lutto o comunque ad indossare qualche capo di colore nero come gesto di lutto contro il massacro annunciato di migliaia di animali innocenti sacrificati a un dio di cui non conoscono nemmeno l'esistenza solo per soddisfare una credenza antica di una minoranza violenta che uccide in nome di un dio che dovrebbe essere di pace.