lunedì 22 ottobre 2012

VICENDA PAPPAGALLINI PALERMO: DON LUPO E I SUOI MENTONO SAPENDO DI MENTIRE

VICENDA PAPPAGALLINI PALERMO: IL PARROCO MENTE SAPENDO DI MENTIRE

Palermo (22 ottobre 2012) - "A dire le bugie viene il naso lungo, a diffamare la gente si va in galera. Se poi a diffamare e dire le bugie sono dei parrocchiani e il loro parroco come nel caso del comunicato emesso da non si sa chi della parrocchia Sant'Eugenio di Palermo si va all'inferno e se non si chiede scusa anche in tribunale". Questo il duro commento di Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA in risposta al comunicato pubblicato su alcuni giornali palermitani ed emesso da un gruppo di parrocchiani in risposta alle accuse formulate dall'associazione animalista in merito alla morte di uccellini contenuti nelle voliere del giardinetto che sta dietro la parrocchia di Sant'Eugenio di Palermo. "Non solo siamo in grado di confermare con diversi testimoni quanto accaduto nei giorni scorsi e cioè che in quelle voliere gli uccellini ed in particolare i pappagallini sono morti per fame e sete, ma aggiungiamo che ci sono anche le segnalazioni fatte dai testimoni alle forze dell'ordine- continua il presidente AIDAA Lorenzo Croce- ed ora oltre alla denuncia per maltrattamento di animali, denunceremo il parroco e coloro che hanno steso quel comunicato per diffamazione mezzo stampa, scriveremo inoltre al vescovo di Palermo, perchè già è grave il fatto di un parroco che lascia morire gli animali, ancora più grave è lo scrivere menzogne sapendo di scriverle e per tutelare la propria coscenza sporca denigrare il prossimo. Mi chiedo da cattolico- continua Croce- con quale dignità questo prete bugiardo e spergiuro dice messa ogni mattina sapendo di aver sostenuto e fatto sostenere il falso. Mi domando se dei cattolici parrocchiani ricorrono in maniera cosi spudorata alla menzogna ed alla calunnia per coprire le loro malefatte a quali altri compromessi sono disposti a scendere e fino a che punto si possono spingere con la menzogna e l'insulto. A noi interessa degli uccellini e le risposte al reato di maltrattamento e di calunnia dovranno darlo in tribunale, quello della loro coscenza lo diano a Dio se mai ci credono per davvero".