3 GIUGNO 2012-REFERENDUM REGIONALE CONTRO LA CACCIA-VOTA SI’ PER LIMITARE LA CACCIA IN PIEMONTE
Le ragioni del SI
Perché andare a votare il referendum regionale contro la cacciaIl voto referendario è un prezioso strumento in mano ai cittadini per intervenire direttamente nel procedimento legislativo e per fare affermare la volontà popolare. La nostra Costituzione prevede solamente il referendum abrogativo attraverso il quale è possibile cancellare una intera legge o parti di questa. Andare a votare significa difendere un diritto costituzionalmente garantito, unico strumento di democrazia diretta.Andare a votare significa difendere le firme dei 60.000 cittadini elettori che nel 1987 sottoscrissero il quesito referendario. Andare a votare costituisce un atto di giustizia dopo 25 anni di giustizia negata..
Il quesito referendarioIl quesito referendario regionale piemontese contro la caccia del 1987, in gran parte sopravvissuto a 25 anni dalla raccolta delle firme nonostante diversi interventi del legislatore regionale, chiede l’abrogazione di alcune parti della vigente normativa sulla caccia. In particolare sono 4 i punti che caratterizzano la richiesta referendaria.
1 – Divieto di caccia per 25 specie selvaticheViene richiesta la cancellazione dall’elenco delle specie cacciabili di 25 specie di fauna selvatica italiana con la conseguente istituzione del divieto di caccia ( elenco delle 25 specie)2 – Divieto di caccia la domenicaViene richiesta la cancellazione della domenica dai giorni nei quali la caccia è consentita con la conseguente istituzione del divieto di caccia la domenica3- Divieto di cacciare su terreno coperto da neve.Già oggi è così: sono tuttavia previste numerose eccezioni (ad esempio la caccia alla volpe, agli ungulati e alla tipica fauna alpina) che il quesito vorrebbe invece eliminare.4 – Limitazione ai privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie.Di fatto, nelle ex riserve private di caccia si possono abbattere animali in numero molto maggiore rispetto al territorio libero, non dovendosi applicare i limiti di carniere per molte specie. Il referendum vuole abolire questo privilegio per chi può permettersi di andare a caccia in strutture private.
Il quesito referendario non è abrogativo dell’attività venatoria, ma richiede un ridimensionamento di questa proteggendo specie a rischio di estinzione o di scarso interesse venatorio, restituendo ai cittadini la possibilità di frequentare la domenica in sicurezza boschi, campagne, monti, aree naturali della nostra regione.
PERCHE’ VOTARE SI
- per affermare il prevalere dell’interesse pubblico su quello privato di una minoranza armata
- per proteggere specie a rischio di estinzione affinché possano essere ancora viste dalle future generazioni
- per restituire a tutti i cittadini la gioia di frequentare in sicurezza la domenica boschi, monti, campagne, aree naturali senza il rischio di essere impallinati
- per contenere l’attività venatoria all’interno di regole più severe e meno contrastanti con l’interesse generale
- per contrastare gli eccessi dell’attività venatoria
- perché la fauna selvatica è un patrimonio di tutti che merita di essere preservato
IL RAGGIUNGIMENTO DEL QUORUM DIPENDE DA TE. AIUTACI A DIFFONDERE LE INFORMATIVE SUL REFERENDUM