giovedì 30 novembre 2023

GATTI MORTI AVVELENATI A MONZAMBANO. IL COMUNE SE NE OCCUPI

 Tre gatti avvelenati in quindici giorni. Altri morti per cause ancora da chiarire. Forse perché qualcuno tra gli abitanti, infastidito dall’aumento dei randagi nei dintorni, ha deciso di ricorrere a soluzioni radicali.

La denuncia arriva da una famiglia che da alcuni anni, oltre ai propri sei gatti, si è presa volontariamente l’incarico di badare ai randagi del quartiere.

«Ora però la situazione è diventata insostenibile», lamentano chiedendo che sia il Comune a farsi carico dei gatti nel paese, costituendo un’oasi felina in cui proteggerli, ma anche provvedere a sterilizzarli per limitarne l’aumento.

Solo nella zona di via Donatori di Sangue, infatti, i randagi attualmente sono una dozzina. Quattro sono stati trovati morti nelle ultime settimane, due dei quali per sospetto avvelenamento. A smaltire le carcasse, con i relativi costi, ci ha pensato la famiglia Malaspina, che riferisce di aver ricevuto anche minacce proprio perché nutre i randagi.

C’è andato di mezzo anche uno dei felini di famiglia: «I nostri gatti - racconta Giada Malaspina - sono abituati a uscire, per cui lasciamo in strada un piattino di cibo a disposizione anche dei gatti di passaggio. Qualcuno ha messo nel piattino quello che, come riporta il certificato del veterinario pare veleno per topi. Uno dei nostri gatti è rimasto intossicato e si è salvato per un soffio». Veleno nel cibo per gatti era stato trovato anche nei mesi scorsi.

«Negli ultimi 4 mesi ho contattato più volte Comune e polizia locale - prosegue Malaspina - Mi hanno detto di rivolgermi a due colonie feline in paese, ma una non è più operativa e l’altra ha troppi gatti e non ne prende altri. Più di un mese fa, poi, mi hanno detto che avrebbero chiesto al servizio veterinario dell’Ats di intervenire, ma finora la situazione non è cambiata e i gatti restano in pericolo».