"Ero in via prunaia a Campi Bisenzio, mi sono immersa con la muta e ho provato a salvare dei cani rimasti intrappolati nei recinti. Nuotavo insieme alle loro carcasse che galleggiavano, è una tragedia" E’ lucida Beatrice Rezzaghi, la responsabile dell’unità emergenza della Lav ( l’associazione specializzata nella tutela dei diritti degli animal), mentre racconta il dramma che stanno vivendo i nostri amici a quattro zampe nel bel mezzo dell’emergenza alluvione. C’è chi si è rimboccato le maniche e si è subitoprecipitato sul posto, per provare a dare una mano anche loro. Già perchè nelle zone sommerse, erano diversi gli animaletti chiusi nei box o nei recinti, che non hanno potuto mettersi in salvo. "Ci sono almeno una cinquantina di cani morti – spiega Beatrice, 27enne originaria di Modena – In queste situazioni sono sempre gli animali domestici i più vulnerabili. Abbiamo trovato decine di bestioline che non sono riuscite a fuggire e sono morte nella propria gabbia. La maggior parte erano razze utili per la caccia. E’ stata dura". Ma non solo cani, anche la colonia di conigli che vive di fianco all’Asmana è stata decimata. Lo sanno bene Cristiano Giannesi e Brenda Mormile, i due volontari che erano in prima linea durante il salvataggio "Molti di loro sono morti – spiegano con amarezza – E anche quelli sopravvissuti non se la passano benissimo. Alcuni hanno le zampe fratturate e altri sono pesantemente impauriti. Siamo a lavoro per rimetterli in sesto". E a questi si aggiungono le decine di polli e galline morti affogate nella loro gabbia. Anche per loro i volontari della Lav sono attivi e non hanno intenzione di fermarsi. Hanno strumentazione tecnica, come droni e telecamere termiche. Quello che manca sono le braccia. "Oscilliamo tra le 5 e le 10 persone – aggiunge Beatrice – Servecoordinamento per i soccorsi" .