Fivizzano (Massa Carrara), 26 novembre 2023 – Un fatto veramente esecrabile quello accaduto nei giorni scorsi nella piccola frazione montana di Po’, a non molti chilometri da Fivizzano , lungo la statale 63 che conduce al Passo del Cerreto: qualche sconsiderato, finora rimasto ignoto, non ha trovato di meglio che sparare con un fucile ad aria compressa a un gatto che da tempo, senza disturbare nessuno, vive nella borgata. Un gatto senza nome e senza padroni ma docile e mansueto, cui la gente di buon cuore non ha mai fatto mancare il cibo. Ad accorgersi della condizione drammatica dell’animale, Ursula, un’anziana signora tedesca che da molti anni – affascinata dalla Lunigiana – vi ha comprato casa e vive a Po’. Ha sentito il povero animale miagolare disperatamente, bloccato a terra che non riusciva a muoversi e non ha perso tempo nel portarlo dal veterinario. "Purtroppo, il pallino di piombo della carabina ha colpito l’animale nella colonna vertebrale – spiega il dottor Vittorio Tognari, medico veterinario con ambulatorio nella vicina frazione di Posara – e si è conficcato in una vertebra scheggiando l’osso. Ho operato il gatto ed estratto il proiettile, non ho ancora sciolto la prognosi ma corre il rischio di restare paralizzato. Ne ho viste talmente tante ormai nella mia lunga carriera, ma sono allibito – aggiunge il professionista – nel dovere constatare questo ennesimo atto di pura crudeltà verso gli animali. Mi chiedo, che noia dava questo tranquillo micio nella piccola borgata di Po’, a chi dava fastidio? Una cosa assurda e vergognosa, sono senza parole. Ovviamente, trattandosi di un reato penale, ho informato del fatto il maresciallo Panzanelli della stazione carabinieri di Fivizzano". Per legge, la crudeltà verso gli animali è severamente punita, la violenza senza necessità, le lesioni causate da sevizie o l’obbligo a svolgere fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche. Intanto, sono in corso accertamenti balistici per giungere al responsabile del reato.