ERBA (27 Luglio 2022) Son passati quasi sedici anni da quando l'11 dicembre del 2006 Olindo Romano e la moglie Angela Rosa Bazzi compirono quella che poi passò alla storia come La strage di Erba un caso di omicidio plurimo commesso ad Erba in provincia di ComoLa strage fu compiuta dai coniugi Romano, che uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest'ultima, Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori, riuscì a salvarsi grazie ad una malformazione congenita alla carotide che gli impedì di morire dissanguato. La strage avvenne nell'abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L'appartamento fu dato alle fiamme subito dopo l'esecuzione del delitto. Il 3 maggio 2011, la Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi proposti, con l'indiretta conseguenza che è diventata definitiva la sentenza di Appello che aveva riconosciuto come autori della strage i coniugi Romano, già condannati all'ergastolo. Un uccisione efferata come tutte le altre fu quella del cane mori anche per le esalazioni ed il suo cadavere ritrovato vicino a quello del piccolo Youssef e forse il cane fu prima sgozzato. Per quel cane nessuno nella concitazione del momento chiese giustizia. Ora a riaprire la questione è una denuncia che stamattina sarà inviata alla procura di Como dall'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che chiede di mandare a processo seppure a distanza di anni i due coniugi per il reato di uccisione di animali cosi come previsto dall'articolo 544 ter del codice penale. "La pena prevista è lieve rispetto alla gravità del reato e non cambierebbe di molto la posizione di Olindo e Rosa ma questa denuncia- scrivono gli animalisti di AIDAA- la presentiamo per chiedere seppure a distanza di tanti anni giustizia anche per quel cagnolino che morì per le esalazioni di gas e forse anche vittima delle coltellate degli assassini, e anche per ricordare a tutti i criminali che fanno del male agli animali, che seppure a distanza di anni noi non dimentichiamo il dolore che hanno provocato e siamo sempre pronti a chiedere giustizia anche per gli amici pelosi".