Allarme avvelenamento dei gatti randagi, sos lanciato sui social. Allarme veleno per lumache al Casapozzano: diversi bocconi sospetti cani e gatti morti nella campagna di proprietà di due animaliste volontarie che raccolgo i randagi per sfamarli e proteggerli. Ad accorgersi per prima della loro presenza è stata una delle volontarie. che ha trovato senza vita alcuni cani e gatti della colonia, quelli che si vedono nelle drammatiche foto che pubblichiamo. Le esche disseminate conterrebbero sostanze velenose che, ingerite, hanno causato il decesso di animali di piccola taglia. Diversi i cani e i gatti trovati senza vita stamani e prelevati dall’Asl alla presenza dei Carabinieri per l’autopsia sui corpi. Le povere bestiole sono state uccise dopo aver masticato dei bocconi avvelenati che qualche “nemico degli animali” ha sparso nella campagna dove si sono rifugiati. Un fatto che ha scandalizzato gli amanti veri degli animali, soprattutto le persone che davano un po’ di cibo a quei gatti randagi ormai presenti in tutti i centri abitati. Non si sa ovviamente chi abbia disseminato i bocconi fatali; la sola certezza è che il prodotto utilizzato è altamente letale, sicuramente un veleno molto, molto potente. Qualche “bocconcino” pare è stato recuperato; e delle analisi si curerà la Protezione animali, con pressoché certa denuncia contro ignoti per quanto avvenuto. I cani e gatti, come detto, in buona parte erano randagi, e popolavano il comune. La notizia è stata subito resa pubblica e si è diffusa a macchia d’olio sui social, come in paese. In un lungo post pubblicato su Facebook la donna scrive “Attenzione: Immagini forti. Questo è quello che è successo ieri in una campagna di Casopozzano di proprietà di 2 persone che raccolgono randagi. Tu bastardo che hai fatto questo ti meriti tutto il male di questo mondo. Queste sono le immagini che si è trovata di fronte Raffaella Lamberti la mia amica volontaria che cercava di aiutare questi cani, disperata e con il cuore a pezzi ha prelevato l’unico cucciolo ancora vivo per portarlo in clinica, ora sta lottando per la vita. La nota clinica veterinaria in provincia di Napoli dove la prima cosa che hanno fatto è il #preventivo : 300 euro per le prime cure . La mia amica che ha soccorso il cucciolo non aveva tutta la somma ma un angelo, una ragazza che si trovava lì che ha ascoltato il racconto della vicenda si è offerta di pagare, se no il cucciolo non avrebbe ricevuto le cure indispensabili a salvargli la vita. Nel terreno sono arrivati anche i carabinieri è poi l’Ssl per prelevare e fare le autopsia ai cani . Diagnosi, avvelenamento da veleno per lumache. Ci meritiamo l’estinzione…”