ROMA (14 Marzo 2022) Al momento sono poco meno di 40.000 i profughi ucraini in particolare donne e bambini che sono arrivate sul suolo italiano con loro hanno portato diverse centinaia di animali, in particolare oltre 600 cani e 150 gatti. Ma secondo le previsioni degli analisti se la guerra fosse destinata a proseguire entro le prossime settimane potrebbero arrivare fino a 500.000 profughi accompagnati da almeno 3000 animali domestici (ma le stime sono in difetto), si calcola inoltre che nei prossimi giorni entreranno mediamente in Italia una settantina di cani al giorno, salvati sul confine dai volontari o provenienti dai rifugi delle città ucraine sotto bombardamento. Gli ultimi arrivi si registrano in provincia di Bergamo e in Umbria. "L'accoglienza è un dovere verso i profughi e verso gli animali che viaggiano con loro e per quelli che vengono salvati, ma questo deve essere ordinato per monitorare e visitare tutti i cani e i gatti che entrano in Italia e curare al meglio quelli che si trovano in cattive condizioni di salute anche a causa dei viaggi faticosi a cui sono sottoposti. Del resto numeri alla mano entro la fine del mese di marzo - scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- potrebbero arrivare in Italia almeno 7.000 tra cani e gatti profughi. Serve pertanto un servizio veterinario capillare perchè si possano controllare questi animali e curare quelli malati, per questo siamo certi di interpretare il pensiero di tutti i volontari chiedendo ai sindaci ed alle prefetture di attivare in collaborazione con le ASP e le associazioni di categoria un servizio gratuito di assistenza veterinaria ai cani e gatti ed altri animali profughi per tutta la durata della loro presenza sul territorio italiano".