Denunciati all’autorità giudiziaria tre cacciatori a quattro giorni dall’apertura della stagione venatoria.
Sono stati gli agenti della Polizia provinciale a sorprendere due di essi mentre stavano usando un richiamo acustico vietato dalla legge e per avere abbattuto un beccaccino da appostamento, pure questo proibito, all’interno di un’azienda faunistica venatoria nel Comune di Codigoro. Comportamenti che prevedono una sanzione di 412 euro.
La terza doppietta, invece, è stata colta sul fatto a Ferrara, dopo avere ucciso un esemplare di fauna protetta.
“In sole quattro giornate di caccia – dice il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – sono state elevate 15 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di duemila euro”.
Fra le norme violate, figurano l’omessa segnatura di capi di selvaggina, l’ingresso dei cani nelle colture in atto, il mancato utilizzo di un indumento visibile durante l’esercizio venatorio e la realizzazione di un appostamento fisso senza la necessaria autorizzazione.
“Continuiamo a fare controlli e appostamenti – conclude il comandante – perché il rispetto della legge è interesse di tutti e dell’ambiente che, non va mai dimenticato, è l’unico che abbiamo”.