lunedì 19 febbraio 2018

CANI AVVELENATI. SERVE PIANO STERILIZZAZIONI E PENE CERTE

Roma (19 febbraio 2018) - Secondo quanto riportano alcuni siti locali, i carabinieri sarebbero sulle tracce dell'avvelenatore o degli avvelenatori dei cani di Sciacca, intanto il numero dei cani ritrovati nel territorio del comune siciliano e in zone limitrofe è salito secondo alcune fonti locali fino a settanta. Ma al di la della risoluzione del problema con il ritrovamento e la giusta punizione dei responsabili di questo come di altri avvelenamenti (Nel mese di gennaio i cani avvelenati in tutta Italia sono stati oltre 2.400) il vero nocciolo della questione è la mancanza di un piano nazionale delle sterlizzazioni e la certezza delle pene per chi getta le esche avvelenate. In Italia sono oltre 700.000 i randagi non sterilizzati presenti prevalentemente nelle regioni del centro e delle Isole. "La tragica vicenda di Sciacca- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- non deve rimanere circoscritta alla mera protesta, occorre che tutti insieme, associazioni, volontari ed enti locali chiedano al ministro della salute un tavolo per la realizzazione di un piano straordinario di sterilizzazioni con l'ausilio delle forze della veterinaria militare, le uniche dotate delle strutture campali per poter raggiungere le località della montagna piu lontane per catturare  e sterilizzare in sicurezza i randagi. Infine- conclude Croce- occorre la certezza che chi viene preso in flagranza di reato nel gettare bocconi avvelenati sia chiuso in galera".