mercoledì 29 aprile 2015

DRASTICA DECISIONE UE SUGLI ULIVI DI PUGLIA

Drastica decisione della UE sugli ulivi ritenuti infetti

Eradicazione nel raggio di 100 metri da ogni ulivo trovato positivo alla xyella. Divieto di impiantare piante ospiti del batterio (comprese le viti).

Ulivi vita millenaria da salvare - ''l'Ulivo urlatore'' - Salento, entroterra otrantino, ARCHIVIO FORUM AMBIENTE E SALUTE
Nella giornata di ieri il Comitato permanente per la salute delle piante dell’Unione Europea ha emanato un provvedimento che ricorda una sentenza della corte marziale. Per ogni albero di ulivo trovato positivo al batterio della xylella fastidiosa, dovranno essere abbattuti tutti gli alberi presenti nel raggio di 100 metri. Si può ben immaginare cosa vorrà dire dare attuazione a questa misura. Il rischio sarà ladesertificazione del nord Salento. Tanto più se si considera che l’esame per determinare se un albero è infetto oppure no è “a vista”. Troppo tempo per fare un test di laboratorio, meglio eradicare subito.
Al momento l’area interessata, definita “di eradicazione”, riguarda le zone di confine tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, dell’estensione di circa 20 chilometri quadrati. Nelle altre aree, definite“di contenimento”, non si procederà per il momento all’eradicazione, ma si dovrebbe convivere col batterio, in quanto è impossibile eradicarlo. Sarà l’Italia a decidere autonomamente quali misure adottare.Oltre a queste misure, è stato imposto il blocco sulla commercializzazione e la piantagione di nuove alberi appartenenti alle specie ospiti del batterio, tra cui le viti, il che andrà a pregiudicare inesorabilmente l’attività vivaistica e l’economia legata alla produzione di vino.

La politica regionale ora potrà nascondersi dietro alla decisione comunitaria, ricorrendo alla formula standard: “E’ l’Europa che ce lo chiede”. Ma l’Europa ha deciso sulla base della documentazione e delle richieste pervenute dalla Regione Puglia.
Come accadde a seguito del drammatico terremoto a L’Aquila nel 2009, anche qui ci sarà qualcuno che se la ride ed è pronto a mettere le mani su quei terreni che verranno rasi al suolo, sui quali potrebbero sorgere strutture come resort, discoteche o campi da golf, la cui realizzazione è fino ad ora ostacolata dalla presenza di ulivi secolari. Salvo sorprese dalle inchieste della magistratura.
Marcello Greco
tratto da