mercoledì 1 aprile 2015

AIDAA CHIEDE CONTROLLI PER L'ASINO DELLA BRAMBILLA

LECCO. AIDAA CHIEDE CONTROLLI ALL’ASINO UGO DI MICHELA BRAMBILLA
erano altri tempi... lontani lontani

Lecco (1 Aprile 2015) – Nove anni orsono il presidente di AIDAA Lorenzo Croce salvò dal macello un asinello destinato a diventare stufato alla festa dell’Unità di Mortara in provincia di Pavia. Questa operazione avvenne all’interno di una campagna denominata appunto “NO ALLO STUFATO D’ASINO ALLA FESTA DELL’UNITA”, l’asinello che si credeva una capretta e che era destinato al macello proprio perché credendosi una capra tentata di prendere il latte dalle capre staccandogli di fatto i capezzoli. L’operazione andò a buon fine in quanto oltre all’intervento del presidente di AIDAA intervenne anche l’allora direttore di Libero Vittorio Feltri che riscattò di tasca propria l’asinello. Insieme fu deciso di affidarlo alle cure di un’allora sconosciuta Michela Vittoria Brambilla e lo stesso presidente AIDAA (vedi foto) lo portò a casa della Brambilla a Calolziocorte alle porte di Lecco. Ora a distanza di nove anni e con la Brambilla diventata nel frattempo ministra e deputata, ma anche sottoposta a processo penale per maltrattamento di animali in merito alla vicenda del canile lager di Lecco denunciata in questo da un’altra associazione lecchese il presidente di AIDAA ha scritto oggi alla ASL VETERINARIA DI LECCO chiedendo che la stessa faccia dei controlli sullo stato di salute dell’asinello di cui il presidente AIDAA ha perso le tracce.”Eravamo rimasti d’accordo che sarei potuto andarlo a visitare quando volevo, ma da quel giorno dell’asino Ugo, cosi chiamato da me- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- non ho avuto più notizie e alle mie mail di richiesta di controllo post affido come si fa per qualunque animale, la signora ex ministro non ha mai risposto. Ora- continua Croce- dopo che in maniera impropria quell’asino è stato usato per una puntata ridicola e farlocca di Scherzi a Parte non sappiamo più nulla. Non sappiamo come sta e di fatto nemmeno se è ancora vivo. Bene io credo in qualità di salvatore dell’asinello di avere il diritto non solo di vederlo ma di sapere come stà, e per questo chiediamo che il controllo venga fatto dai veterinari della ASL di Lecco competenti per territorio”.