Aveva ucciso 80 tra cervi e daini senza nessuna motivazione, lasciando le carcasse a marcire nel bosco. Denunciato, è andato a processo e ha patteggiato una condanna a 16 mesi di reclusione con 4000 euro di multa. Davanti al Tribunale di Novara si è concluso il processo a un 29enne, agricoltore di Agrate Conturbia, che nel novembre 2023 aveva ucciso a colpi di fucile ben 80 ungulati, quasi tutti maschi in località Montina ad Agrate Conturbia a pochi chilometri dal Rifugio Miletta, oasi faunistica e Cras per il soccorso animale.
LA DINAMICA
Le indagini avevano subito portato all’incriminazione dell’uomo denunciato per porto abusivo di armi e uccisione di animali per crudeltà e senza alcuna necessità. Infatti, i resti degli animali erano stati rinvenuti integri, quindi non utilizzati per procurarsi carne da rivendere o trofei. L’uomo aveva riferito di essere proprietario dell’area (non recintata e priva di cartelli) e si era difeso sostenendo che gli animali erano morti perché scontratisi tra loro o perché attaccati da predatori.