Magari non erano esattamente 44, come nella popolare canzone dello Zecchino d'Oro, ma chi ogni giorno li nutre e li accudisce è pronto a scommettere che i gatti del Castello Sforzesco di Milano fossero almeno una quarantina, in ogni caso molti di più della decina superstite.
Dove sono finiti i mici del Castello? E' uno dei gialli irrisolti dell'estate milanese. Una colonia felina della quale si prende cura da quarant'anni la signora Rosy, oggi pensionata, che ha perfino le chiavi del fossato, e che quei gatti li chiamava per nome, uno per uno. "C’erano 40 mici, ne sono rimasti una decina. Se li sono fregati", dice al Corriere della Sera."Li ho sempre mantenuti pagando anche il veterinario per farli sterilizzare - continua Rosy - Erano tutti sani, certo qualcuno un po' vecchietto, e sarebbe stato giusto morissero qui, al Castello, casa loro".
Il mistero si infittisce poi con il racconto di almeno tre persone avvistate mentre catturavano gli animali con delle gabbie-trappola e delle esche. Quando ha provato a chiedere spiegazioni, una donna l'avrebbe minacciata di romperle le gambe. Una situazione che è stata segnalata anche alla Polizia Locale, che però non avrebbe dato una risposta convincente alla signora.
Molto meno avvincente la versione del Comune, secondo la quale due persone collegate ad Ats avrebbero il compito di trasferire in un sanatorio i gatti che mostrano segni di deperimento. La soluzione del caso starebbe quindi nella salute cagionevole dei felini del Castello.Magari non erano esattamente 44, come nella popolare canzone dello Zecchino d'Oro, ma chi ogni giorno li nutre e li accudisce è pronto a scommettere che i gatti del Castello Sforzesco di Milano fossero almeno una quarantina, in ogni caso molti di più della decina superstite.