Imperia – “Rischia” una condanna a cinque anni di reclusione il 62enne che tra il marzo del 2019 e l’ottobre del 2022 tentò di uccidere la compagna, 52 anni, gettandola in una vasca piena di acqua gelida per poi tentare di strangolarla e la seviziò brandendo un crocefisso convinto che fosse “posseduta dal demonio”.
Una richiesta di condanna che sta sollevando molte polemiche per la gravità degli episodi e la relativa modestia dell’eventuale punizione.Giunge a processo l’incredibile serie di violenze e soprusi cui è stata sottoposta la donna cui è anche stato ucciso il gatto durante deliranti cerimonie di “purificazione” cui sarebbe stata sottoposta dall’indagato.
L’escalation di violenza era iniziata quando l’uomo, ossessionato dalla Religione, si è convinto che la compagna fosse “indemoniata”. Inizialmente la costringeva a pregare per “purificarsi” e poi, in un crescendo di maltrattamenti e sevizie, ha iniziato ad insultarla e a picchiarla sino poi al ripetuto tentativo di ucciderla.
Tra i gesti intimidatori anche l’uccisione del gatto della donna che, fotografato mentre soffoca sotto i piedi dell’accusato, viene mostrato come “punizione” e minaccia.
Comportamenti per i quali il pm che segue il caso ha chiesto una condanna a 5 anni di carcere.