Diversi animali domestici (di cui uno di proprietà) sono morti avvelenati lo scorso mese di aprile a Caramanico Terme tra San Nicola e San Maurizio.
Dalle analisi sulle carcasse dei poveri animali è stata rilevata la presenza di metaldeide ovvero un lumachicida.
Ad accertarlo sono state le analisi eseguite nell'istituto zooprofilattico.
Su richiesta del Comune, per la bonifica del territorio, è intervenuto il nucleo cinofilo antiveleno dei carabinieri forestali che il sindaco Luigi De Acetis ringrazia vivamente. «Ricordo», aggiunge il primo cittadino, «che l’ordinanza del ministero della Salute 12 luglio 2019 impone il divieto di utilizzo e detenzione di esche o di bocconi avvelenati. L’uccisione di animali o il loro maltrattamento (tra cui la somministrazione di sostanze nocive) sono puniti dagli articoli. 544 bis e 544 ter del codice penale con pene da 3 mesi a 2 anni di reclusione. Basterebbe il buon senso ed il rispetto! Grazie a Kenia per la collaborazione».
