ROMA (10 Novembre 2019) - Abbiamo assistito in queste settimane alle solite graduatorie degli incidenti stradali, con i relativi numeri di morti e feriti che hanno avuto come oggetto l'impatto tra le auto, camion, ma anche gli altri mezzi di trasporto e animali selvatici, in particolare ungulati, caprioli e cinghiali. Il problema se visto nell'ottica prospettata dagli automobilisti ai quali per ovvie ragioni si sono subito accodati i cacciatori ( i bracconieri già operano senza autorizzazione) si dovrebbe dare voce ai fucili tutto l'anno per ridurre la popolazione delle specie selvatiche comprese quelle protette. Nella giornata odierna si è arrivati addirittura a chiudere un tratto di autostrada tra Firenze e Pisa Nord per permettere la cattura di alcuni cinghiali che invadono quotidianamente le carreggiate provocando effettivamente dei problemi non indifferenti. Ma possibile che nel paese dove sono nati i grattacieli con i giardini verticali, patria dei maggiori architetti nessuno abbia mai pensato ad una soluzione alternativa al crepitare dei fucili? Basterebbe guardarsi intorno, specialmente nei paesi del nord Europa per trovare una soluzione, poco costosa e che permetterebbe di risolvere almeno in buona parte il problema, salvando la vita di uomini e animali. Di cosa stiamo parlando? Dei ponti erbosi. Si tratta di ponti prefabbricati spesso costruiti in legno con costi di gestione e manutenzione bassissimi che se posizionati nelle zone nevralgiche delle autostrade e delle strade dove maggiormente avvengono gli incidenti (specialmente nelle strade di montagna) risolverebbero gran parte del problema. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA nei prossimi giorni invierà uno studio al Ministro dei Trasporti che contiene una serie di indicazioni su dove posizionare cento ponti in Italia, i relativi costi, ma sopratutto i benefici in termini di vite umane. Infatti queste realizzazioni arriverebbero a ridurre fino all'85% degli incidenti stradali provocati dall'impatto con animali selvatici e porterebbero ad una diminuzione del 50% dei morti e dei feriti nel giro di un paio d'anni dalla loro realizzazione.
DUE ESEMPI DI PONTI ERBOSI PER ATTRAVERSAMENTO DI ANIMALI SELVATICI IN EUROPA ED AUSTRALIA |