Se si tratti realmente di cinghiali o di altri animali ‘simili’ non è dato saperlo, ma chi ha campagne e terreni vicino alle “Cesine” inizia ad essere seriamente preoccupato. Sempre più spesso, con la complicità del buio, alcuni animali si aggirano nella zona della riserva naturale protetta dal Wwf , forse alla ricerca di cibo, e distruggono tutto quello che incontrano sulla loro strada.
L’ultima scorribanda, avvenuta nella notte, ha lasciato campi completamente distrutti. Sul terreno di alcuni uliveti, invece, erano ben visibili le tracce lasciate dagli esemplari che hanno scavato nella terra, con il muso, probabilmente alla ricerca di qualcosa da mangiare. E non sarebbe neppure la prima visita, vista la disperazione di agricoltori e contadini, stanchi di veder sfumato il frutto del loro lavoro. «Non riusciamo più a raccogliere i nostri ortaggi» ci raccontano.
Non è la prima volta che qualcuno nota questi insoliti animali nella zona. Probabilmente si tratta di un “maiale cinghialato”, volgarmente noto come “maialaccio”, come sottolineato dal responsabile dell’oasi Giuseppe De Matteis quando alcuni visitatori avevano immortalato un esemplare. Fatto è che la loro presenza rappresenta un vero e proprio problema.