Dopo alcuni mesi ci sono sviluppi nuovi nelle indagini sull'avvelenamento dei cani di Sciacca, infatti nei giorni scorsi l'istituto zooprofilattico di PALERMO ha consegnato i referti relativi all'esame sul veleno usato per avvelenare i cani. La notizia clamorosa è che si tratta di due tipi di veleno utilizzati in due momenti diversi, infatti per gli ultimi due cani avvelenati alle Muciarie le cui carcasse sono state ritrovate diversi giorni dopo rispetto ai primi ventisette sarebbe stata usata una sostanza velenosa diversa dal Parathion l'antiparassitario tossico utilizzato per la confezione dei primi cento bocconi avvelenati. Le indagini della procura continuano con il massimo riserbo, e il ritardo nella chiusura sarebbe da addebitare proprio alla complessità delle stesse indagini per le quali si sono mossi anche i Ris dei carabinieri di Messina che hanno effettuato dei rilievi sulla carne usata per confezionare i bocconi avvelenati, analisi complesse per le quali si starebbero aspettando gli esiti definitivi per poter ufficialmente indagare le due persone che sono per questo motivo fortemente sospettate ma pare non ancora ufficialmente indagate.