TORTORA (CS - 30 dicembre 2016) - La morte per questo gatto è stata orribile, Il gatto è morto bruciato vivo dilaniato dai petardi alcuni dei quali sono stati infilati nella bocca dell'animale probabilmente da qualcuno che il gatto lo conosceva e lo poteva avvicinare. Dopo la vicenda del cane Angelo questo è il secondo caso in pochi mesi di omicidio di animali che avviene in provincia di Cosenza. L'AIDAA da sempre, cosi come le altre associazioni animaliste chiede l'inasprimento delle pene per chi provoca la morte con l'aggravante della crudeltà di un qualsiasi essere vivente sia umano che animale. Anche in questo caso l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di mettere una taglia di 10.000 euro sulla testa dell'autore o degli autori di questo scempio. AIDAA pagherà la taglia a chiunque sarà in grado di fornire informazioni che porteranno all'individuazione ed alla condanna definitiva dell'assassino o degli assassini del gatto. "Siamo davanti a un atto di crudeltà senza precedenti- ci dice Antonella Brunetti propresidente di AIDAA e responsabile del settore gatti dell'associazione- speriamo che la gente si ribelli e a furore di popolo individui e consegni alla giustizia i responsabili di questo atroce atto che non ha alcuna possibile giustificazione, i responsabili devono pagare fino in fondo". Intanto la polizia locale e le forze dell'ordine stanno lavorando all'acquisizione di possibili filmati di telecamere private che possono aver ripreso quanto accaduto o i responsabili di questo orribile atto prima o dopo che lo hanno compiuto. Durissimo il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce che punta il dito sulla sub cultura di certe realtà e sulle pene miti per chi commette questo tipo di reati. "Abbiamo davanti agli occhi la questione del cane Angelo, ora tocca a questo gatto- dice Croce- o il governo e il parlamento di svegliano e inaspriscono le pene portando in galera nel senso vero della parola i responsabili di queste barbarie, oppure prima o poi qualcuno si farà giustizia da solo perchè l'indignazione per questi atti è assolutamente comprensibile".