PRETI CACCIATORI: ELEMOSINE PER PAGARE LICENZA, FUCILI E PROIETTILI?
Roma (3 DICEMBRE 2016) . Quello dei preti cacciatori è una affare di cui si parla poco. In Italia sono circa 230 i preti che praticano la caccia, tra cui qualche vescovo e monsignore (molti di più sono queLli che invece a tavola si radunano per banchettare mangiandosi i cadaveri ammazzati dai loro confratelli assassini di animali). In realtà la gestione della caccia costa mediamente 2.000 euro l'anno sommando i costi della licenza annuale, a quelli del vestiario, dei fucili e della loro manutenzione e dei proiettili usati per ammazzare gli animali. Ora sorge una domanda spontanea con quali soldi vengono pagati questi vizi assassini dai signori prete? Molti ci dicono con la loro pensione, altri ci dicono con il loro stipendio di professore di religione (SIGH) altri ancora dicono senza alcun problema che si usano i soldi che la chiesa passa loro per vivere. Tutto questo ci pare quantomeno contradditorio rispetto all'amore e alla vita che i preti dovrebbero insegnare, cacciatori o meno che siano. "Ci domandiamo se davvero i fedeli sono cosi contenti da avere dei parroci o dei preti cacciatori che dopo che celebrano l'eucarestia con le mani sporche di sangue innocente- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- è uno scandalo al quale il papa dovrebbe mettere fine una volta per tutte e scomunicare i suoi pastore che anzichè pascere le pecore uccidono i cinghiali".