venerdì 11 marzo 2016

DEPORTATI 60.000 CANI DAL SUD

LA DEPORTAZIONE DEI 60.000 CANI ALL'ANNO
cuccioli di cane - foto di repertorio

Roma (11 marzo 2016) – Analizzando i dati dei movimenti delle anagrafe canine delle varie regioni italiane si può verificare che ogni anno sono circa 80.000 i cani che partono regolarmente dal sud Italia per raggiungere il Nord Italia (circa 54.000 cani) e i paesi dell'Unione Europea (circa 25.000 cani in particolare diretti in Germania, Austria e paesi del Nord Europa, un'altra piccolissima aliquota di circa 1.000 cani invece viene diretta verso la zona extra Unione dell'Europa ed in particolare verso la Svizzera e in qualche caso verso Russia). Tutto questo avviene alla luce del sole, attraverso le regolari attività delle associazioni italiane ed europee conosciute, ma purtroppo a questo si affianca un traffico non ben chiaro, che possiamo definire una vera e propria deportazione che coinvolge circa 60.000 cani di questi oltre il 60% cuccioli di tre mesi ed in alcuni casi anche più piccoli che sfugge al controllo. Sono circa 700 che dal sud Italia mandano cani verso il Nord Italia e dopo alcuni passaggi verso l'Europa. La maggior parte di loro sono vere volontarie, che operano in stretta legalità tirando fuori cani dai canili, ma vi son almeno 300 pseudo volontari e volontarie censite che inviano spesso in maniera illegale (cioè senza intestazione di microchip e ancora peggio senza averli vaccinati e fatti i test che purtroppo spesso in Italia non sono obbligatori) i cani verso le case di famiglie del Nord Italia e dell'Unione Europea. Un vero e proprio traffico di cani, specialmente cuccioli, che non vengono affatto raccolti dalla strada ma che vengono fatti produrre da cagne di strada appositamente ingravidate e mai sterilizzate. Per ogni cane chi fa il viaggio e la trafficante finta volontaria intascano dai 90 ai 130 euro realizzando cosi un giro di nero pari a oltre 7 milioni di euro. Il tutto avviene attraverso la compiacenza di trasportatori non autorizzati o in surroga o aggiunta a trasporti di cani regolari.
LA FILIERA DEI CANI
Il sistema che funziona prevalentemente in Campania, Calabria , Abruzzo e Puglia ma anche in Sicilia, è composto da pseudo volontarie che insieme ai cani regolari mandano su decine di cuccioli che non vengono come dicono loro raccolti dalla strada, ma sono frutto di una pianificazione criminale delle nascite di cuccioli attraverso l'utilizzo di cagne lasciate volutamente ingravidare per la strada, poi raccolte insieme ai cuccioli che dopo lo svezzamento vengono inviati nel nord Italia o in Europa mentre le cagne vengono rilasciate pronte per essere ingravidate un'altra volta.
LA RICERCA DELLA NUOVA FAMIGLIA
La nuova famiglia viene ricercata attraverso il sistema degli annunci e dei passa parola con i social network dove vengono pubblicate le foto dei cuccioli in adozione e attraverso altre volontarie spesso ignare, a volte complici o compiacenti si trova casa al cucciolo quasi esclusivamente nelle regioni del nord Italia.
IL VIAGGIO
Il viaggio avviene secondo due modalità la prima che è quella più usuale, attraverso vettori non autorizzati che portano fino a venti cani alla volta stipati in gabbiette e che arrivano in condizioni a volte disastrose, in furgoni senza aria condizionata i cui nuovi proprietari vengono avvisati dell'arrivo poche ore prima e il vero e proprio smercio di questi cani avviene spesso nelle piazzole dell'autostrada ma anche in spazi adiacenti ipermercati. I cani spesso arrivano in condizioni disastrose dopo decine di ore di viaggio ammassati e spesso lasciati nei loro stessi escrementi per ore. Nel secondo caso invece i cani vengono caricati su vettori regolarmente autorizzati in numero superiore rispetto al carico dichiarato.
LE CONDIZIONI DI SALUTE E I MICROCHIPSpesso i cani che arrivano da Puglia e Calabria sono senza vaccinazioni (questo in alcuni casi è permesso dalla legge) mentre i microchip sono intestati fittiziamente a persone di comodo. Abbiamo individuato pseudo volontarie a cui risultato intestati anche 60 cani alla volta.
I COSTI
Per ogni cane si paga una cifra che va da 90 a 130 euro in base alla lunghezza del viaggio, all'eventuale presenza di chip regolare e di qualche vaccinazione che spesso viene fatta dalle stesse trafficanti. Il giro di affari supera i 7 milioni di euro l'anno dei quali 3 vanno ai vettori e 4 alle trafficanti produttrici di cani, Ognuna di loro mediamente mette in tasta ogni anno da 40 ai 55 mila euro a fronte di spese che non superano i ventimila euro