ROSETO - Denunciato dagli agenti del corpo forestale di Senigallia, nelle Marche, il titolare di un canile che avrebbe truffato vari comuni tra cui quelli di Roseto (Teramo).
In cambio del ricovero, il comune abruzzese aveva finora versato al titolare ben 30 mila euro per accudire i cani randagi catturati a seguito delle azioni di prevenzione.
Il titolare però incassava i soldi, proporzionali al numero degli animali in affidamento, anche di quelli che erano stati dati in adozione,ma non registrati come tali. Per l’accusa si tratterebbe dunque di un servizio offerto solo sulla carta.
Non solo: i cani che non venivano piazzati, e che rimanevano nella sua struttura sono stati ritrovati malnutriti e in pessime condizioni di custodia. Due cani non curati sono morti. Da qui l’accusa oltre che di truffa anche di maltrattamento di animali.