il comune di Milano vuol farci un deposito per il post EXPO |
Milano ( 26 Agosto 2015) - Fino a pochi mesi fa era una vera e propria oasi nel cuore di Milano dove era possibile portare i bambini per conosce i pesci presenti nel laghetto, giocare, conoscere i cani, i gatti e gli altri animali presenti, ma anche fare uno spuntino o semplicemente bere un aperitivo. Oggi tutto questo è stato sistematicamente distrutto ed il comune di Milano vuole trasformare questa oasi in un deposito comunale, cosi almeno dice lo sfratto inviato alla famiglia che gestisce quel che rimane di quella che era l'Oasi Laghetto dei Tigli di Via Triboniano a Milano. Questa piccola oasi di verde a due passi dalla sede di Expo dapprima è stata espropriata del laghetto, coperto con tonnellate di terra (che ha causato la morte di migliaia di pesci presenti,morte avvenuta per asfissia essendo stata tolta l'acqua al laghetto), e successivamente trasformato in una montagna di terra a margine del cantiere per la costruzione delle strade che portano ad Expo ed alla Cascina Merlata. Ora dopo aver distrutto il lago artificiale ora il comune di Milano guidato da Giuliano Pisapia si appresta a sfrattare la famiglia che gestisce quello che rimane della struttura cacciando di casa non solo due persone ed una associazione ma anche un bel po di cani, gatti ed altri animali, e quello che è ancora più orrendo e vergognoso è il fatto che il comune di Milano ha deciso il taglio degli alberi presenti e la trasformazione del loco in un deposito comunale dove forse depositare le macerie delle strutture Expo che saranno smantellate alla chiusura dell'esposizione a partire dal prossimo mese di novembre. "Quello che intende fare il comune è inaccettabile- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- anche perchè l'associazione che gestisce la struttura insieme ad altre associazioni ha presentato un progetto di rilancio della struttura in funzione di una vera e propria oasi dove far incontrare e conoscere reciprocamente famiglie con bambini ed animali, e il comune di Milano come risponde? Risponde sfrattando l'associazione e trasformando una delle poche oasi presenti in un deposito comunale? Siamo all'orrore puro- conclude Croce- dopo la M4, dopo Argonne e Mac Mahon ora la mannaia del comune di Milano si prepara per abbattersi sui 3 tigli adulti e sui piccoli tigli dell'ex Laghetto dei Tigli alla faccia della politica ambientalista vantata solo a parole da questa amministrazione".