domenica 9 agosto 2015

SICILIA. GIU LE MANI DAI CINGHIALI


Abbiamo letto con  tristezza tutti quanti la notizia che in Sicilia un uomo è stato aggredito ed ucciso da un branco di cinghiali mentre la moglie se l'è cavata con ferite piuttosto gravi ma per fortuna senza pericolo per la propria vita. Ci dispiace per loro, e ai loro cari facciamo le nostre sentite cordoglianze, ma sia ben chiaro a tutti che questa tragedia non deve essere il pretesto per una caccia indiscriminata ai cinghiali. Infatti secondo quanto riportato dall'ANSA secondo in parere di un etologo i cinghiali si sarebbero sentiti minacciati dalla presenza dei cani e si sarebbero difesi.
dal sito ansa.it
tologo, animale si è difeso -  "Il cinghiale maschio si è sentito attaccato ed ha avuto un naturale comportamento di difesa probabilmente anche per la presenza dei suoi cuccioli". E' questa l'analisi dell'etologo Enrico Alleva dopo l'aggressione da parte di un gruppo di cinghiali che hanno ucciso e ferito un uomo e una donna a Cefalù. "Ora che i dettagli della vicenda sono più chiari, è molto probabile che gli animali si siano sentiti aggrediti - prosegue l'etologo - dai cani e come naturale risposta evolutiva abbiano attaccato". L'uomo che è stato ucciso, secondo la ricostruzione dei fatti, era intervenuto per difendere i cani che erano con lui.
PERTANTO NESSUNA CACCIA ALLE STREGHE E NESSUN ABBATTIMENTO COATTO DEI CINGHIALI.